Dalla Saras a Inter Campus: Moratti segna gol d’autore

Tuttosport ECONOMIA

Angelo Moratti la fondò il 24 maggio 1962, suo figlio Massimo ne è diventato il presidente il 3 maggio 2018, dopo la scomparsa del fratello Gian Marco.

Per compensare la riduzione degli stipendi, l’ex presidente dell’Inter verserà loro 1 milione e 500 mila euro, il suo emolumento annuale.

I dipendenti non dirigenti della Saras nelle sedi di Sarroch (Cagliari), Milano e Roma sono 1.378 e sono in cassa integrazione per due giorni al mese. (Tuttosport)

Ne parlano anche altre testate

Il Parlamento di Strasburgo ha omaggiato la nostra Bebe Vio con una standing ovation. Lo sport azzurro, tra calcio europeo e Olimpiadi e Giochi Paralimpici, ha meravigliato tutti. (Calciomercato.com)

"La famiglia Moratti ancora una volta dimostra di stare vicino ai suoi dipendenti. Non ho mai visto un’iniziativa simile in alcuna realtà imprenditoriali in Sardegna", ha detto Stefano Fais, Rsu aziendale della Cgil (Fcinternews.it)

Dona un milione e mezzo di euro ai suoi operai: il gesto di Massimo Moratti. Massimo Moratti, noto ai più per essere stato – dopo il padre Angelo – il presidente dell’Inter, guida anche Saras, società attiva nel settore della raffinazione del petrolio e della produzione di energia elettrica. (Virgilio Notizie)

Ma Moratti, scrive SportMediaset, ha deciso di donare ai suoi dipendenti il suo intero stipendio annuale di 1,5 milioni di euro, che andranno a integrare (con circa 150 euro netti) i tre mesi di stipendio ridotto degli operai. (corriereadriatico.it)

“Vi ringrazio per i sacrifici che state facendo che, certamente, sono di grande aiuto per il superamento di un periodo difficile. Il presidente della Saras, nonché ex presidente dell’Inter Massimo Moratti, ha deciso di donare il proprio stipendio annuo, che ammonta a un milione e mezzo di euro, per aiutare gli operai della sede di Sarroch (Sardegna) della sua azienda petrolifera, la Saras. (L'HuffPost)

«Col milione e mezzo messo a disposizione dal presidente della Saras», spiega Stefano Fais, della Rsu Filctem Cgil Saras, «in busta paga si avrà la stessa cifra dello stipendio, come se non venisse calcolato neppure un giorno di cassa integrazione» (La Stampa)