La mossa di Autostrade per scongiurare la revoca: piano con più manutenzione e assunzioni. Ma arriva una nuova tegola giudiziaria

L'HuffPost INTERNO

Ma la mossa è macchiata da una nuova tegola giudiziaria, che irrompe proprio sulla vicenda più delicata, quella del crollo del ponte Morandi.

Eccola la mossa di Autostrade per provare ad evitare la revoca della concessione per mano del governo.

Serve ancora tempo e serve perché dentro al governo ancora non c’è una scelta condivisa.

Il tentativo di Autostrade c’è, ma la decisione spetta sempre al governo. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Non c'è alcuna volontà espropriativa, ma soltanto l'esigenza di assicurare che l'inadempimento degli obblighi assunti determini conseguenze, anche per il patrimonio, dell'inadempiente", ha aggiunto la ministra. (QUOTIDIANO.NET)

In particolare come afferma Massimo Luciani, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico a La Sapienza, "risulta violativa dell'art. "Qualora giungesse alla Corte Costituzionale sarebbe bocciata" sottolinea Giuseppe Franco Ferrari, professore di diritto Costituzionale alla Bocconi. (Today)

35 del decreto legge Milleproroghe contrasta con la normativa comunitaria, che garantisce il rispetto dei contratti in essere e la loro non modificabilità unilaterale da parte di un esecutivo di un Paese membro. (QuiFinanza)

35 del decreto legge Milleproroghe contrasta con la normativa comunitaria, che garantisce il rispetto dei contratti in essere e la loro non modificabilità unilaterale da parte di un esecutivo di un Paese membro. (Italia Oggi)

Aspi: De Micheli, revoca? Il presidente del Consiglio ha intanto chiarito che la decisione sulla revoca della concessione ad Autostrade non sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri, previsto per domani, 17 gennaio. (Il Sole 24 ORE)

In serata la tragedia si sfiora in Piemonte: si crea una voragine sulla Torino-Piacenza, all’altezza di Villafranca d’Asti. Il conducente di un’auto si è accorto per tempo di quel che stava accadendo ed è riuscito a frenare in tempo. (La Stampa)