Catanzaro, l'Amaro del Capo acquista Petrus

Nuovo Sud ECONOMIA

Essendo noi leader in Italia nella categoria, abbiamo intuito le potenzialità di questo prodotto apprezzato dai consumatori che scelgono i cosiddetti 'amarissimi' e che non è quindi in concorrenza diretta con Vecchio Amaro del Capo, il nostro brand principale".

"Questa acquisizione - dice Sebastiano Caffo vicepresidente e AD del Gruppo - è parte di un più ampio progetto di crescita per linee esterne,diversificazione e di internazionalizzazione del gruppo. (Nuovo Sud)

La notizia riportata su altri media

La transazione è stata gestita con successo grazie alla consulenza, per il Gruppo Caffo 1915, da parte del Gruppo Equita–primaria investimentbank indipendente in Italia – con un team guidato da Andrea Scarsi insieme a Giulio Godi ed Emanuele Pennacchia. (Quotidiano del Sud)

È passata al Gruppo Cinzano, all’inglese Guinness e Diageo fino ai giorni nostri amari,Petrus cambia padrone e finisceal Gruppo Caffo 1915. L’amarissimo che fa benissimo. Il liquore Petrus Boonekamp è stato celebre negli anni ’70 quando il claim fece la differenza. (Proiezioni di Borsa)

Lo storico marchio Petrus fino ad oggi apparteneva alla multinazionale Diageo, leader mondiale nel settore delle bevande alcoliche. Per gruppo si tratta della seconda acquisizione di un grande marchio, la precedente era stata quella di Borsci. (Il Fatto Quotidiano)

«Questa acquisizione è parte di un più ampio progetto di crescita per linee esterne, diversificazione e di internazionalizzazione del gruppo». L’azienda di Limbadi punta così a diventare specialista del settore non solo in Italia ma anche in Europa. (Il Vibonese)

In particolare, in Italia era stato lanciato dalla Gio.Buton azienda storica bolognese che opera nel settore alcolici, per poi passare, per un periodo, al Gruppo Cinzano successivamente acquisito con tutti i suoi marchi, Petrus compreso, dall’inglese Guinness quest’ultima poi confluita nella multinazionale Diageo. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

La transazione è stata gestita con successo grazie alla consulenza, per il Gruppo Caffo 1915, da parte del Gruppo Equita–primaria investimentbank indipendente in Italia – con un team guidato da Andrea Scarsi insieme a Giulio Godi ed. (La ringhiera)