Ex Ilva, si decide il futuro: vertice al Mise. Mittal insiste con 5mila esuberi

La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Sul tavolo, stando a quanto risulta alla Gazzetta, ci sono due proposte, anzi due visioni.

La prima è quella di ArcelorMittal, la multinazionale che da poco più di un anno gestisce il complesso aziendale Ilva.

Ci aspettiamo che finalmente si ritorni a parlare della siderurgia come leva importante per la crescita del Paese», rimarca Furlan.

L’accordo che abbiamo firmato con ArcelorMittal e con il governo» a settembre 2018 «non prevede esuberi, siamo fermi lì». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altri giornali

Lo riferiscono fonti presenti al tavolo in corso al Mise sull'ex Ilva. I livelli occupazionali in Arcelor Mittal si ridurranno di 2891 unità già nel 2020. (Il Messaggero)

"Vogliamo far diventare lo stabilimento uno stabilimento all'avanguardia della produzione siderurgica europea. Però noi siamo molto cocciuti e staremo al tavolo per arrivare all’obiettivo finale che non è quello di chiudere lo stabilimento". (Adnkronos)

Dopo l’ultimo piano industriale proposto da Arcelor Mittal, che prevede più di 6.000 esuberi, i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil rispondono duramente a nome dei lavoratori dell’ex Ilva, dichiarando uno sciopero per martedì 10 dicembre con manifestazione a Roma. (Telecity News 24)

Il perché è spiegato dai contenuti, da quei 4.700 esuberi che si discostano di pochissimo dagli iniziali cinquemila. Spiega che per trattare c’è tempo fino al 20 dicembre ma certo, con 4.700 esuberi sul tavolo, è impossibile andare avanti. (L'HuffPost)

Dopo settimane di incertezze e semi-trattative, Arcelor Mittal ha svelato le carte al Mise: nel nuovo piano industriale 2020-2024 sarebbero previsti 4700 esuberi al 2023, di cui quasi 2891 allo stato attuale. (Primocanale)

Nel nuovo piano industriale di Arcelor Mittal sarebbero previsti 4.700 esuberi, di cui 2900 già nel 2020, con l'organico dell'ex Ilva che passerebbe dai 10.789 occupati del 2019 ai 6.098 del 2023. "La è strada è stretta e in salita. (la Repubblica)