Ateneo di Bologna, la ricerca sull'infarto: scoperto un ormone chiave per riparare il cuore

La Repubblica SALUTE

La mancata capacità di rigenerazione del tessuto cardiaco è una caratteristica costante a partire dalla nascita.

Attraverso la delezione del recettore GR è infatti emerso un ridotto differenziamento delle cellule muscolari cardiache, ossia la loro permanenza in uno stato immaturo, che ha portato ad un aumento della loro divisione in nuove cellule cardiache

n gruppo internazionale di ricerca, guidato dall'Alma Mater, ha individuato un gene chiave che potrebbe permettere di riparare i danni subiti dal cuore dopo un infarto (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Da qui è nata l’ipotesi che i glucocorticoidi possano essere responsabili della maturazione delle cellule muscolari cardiache, a discapito della loro capacità replicativa e rigenerativa. Dopo aver dimostrato sul modello animale, i ricercatori puntano ora a testare potenziali effetti sinergici con altri stimoli pro-rigenerativi, in modo da proporre strategie più efficaci per la rigenerazione del cuore: un risultato che potrebbe aiutare milioni di pazienti in tutto il mondo (il Resto del Carlino)

Credit: Università di Bologna. Un gruppo di ricerca internazionale guidato da scienziati italiani dell'Università di Bologna “Alma Mater Studiorum” ha scoperto un ormone che può portare alla riparazione del cuore dopo un danno, come quello indotto da un infarto del miocardio. (Fanpage.it)

In questo caso, le istruzioni modificate promuovono la replicazione delle cellule del muscolo cardiaco (cardiomiociti) tramite i due fattori di trascrizione mutati, Stemin e YAP5SA. La maggior parte delle persone muore, infatti, con gli stessi cardiomiociti che avevano nel primo mese di vita. (Today.it)

Le cellule del cuore muoiono e vengono sostituite da un tessuto cicatriziale che è incapace di contrarsi. Proprio per questo, le malattie cardiache sono tra le principali cause di decesso in tutto il mondo (il Resto del Carlino)

Una nuova scoperta apre scenari promettenti nella possibilità di riparare il tessuto cardiaco danneggiato dopo un attacco. Attraverso la delezione del recettore GR è infatti emerso un ridotto differenziamento delle cellule muscolari cardiache, ossia la loro permanenza in uno stato immaturo, che ha portato ad un aumento della loro divisione in nuove cellule cardiache (ilmessaggero.it)

Grazie ad uno studio condotto da un gruppo internazionale di ricerca, coordinato dagli studiosi dell’Università di Bologna, è stato possibile, in quest’ottica, individuare un ormone chiave che può consentire di riparare i danni subiti dal cuore dopo un infarto (Sky Tg24 )