"Caro Nicola, mi dimetto"

L'HuffPost INTERNO

Huffpost pubblica la lettera con cui Calenda annuncia di lasciare la direzione Pd in dissenso per l'accordo con M5s. "Lascio una dirigenza di cui non mi sento parte. Governo nato dal trasformismo, nulla abbiamo in comune con Grillo, Casaleggio e Di Maio. Ora accettiamo anche una piattaforma digitale… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre testate

Sul tavolo anche l'offerta di un imprenditore locale, Daniele Tartaro, di assumere 50 dei 407 operai per impiegarli nella sua azienda impegnata nel settore biomedicale. L'ex ministro Carlo Calenda pagherà il pullman agli operai Embraco diretti al tavolo di crisi di lunedì al ministero dello Sviluppo economico a Roma. (La Repubblica)

“Non c’è una scorciatoia”, taglia corto il leader di Azione, che vede come interlocutori “solo +Europa” ma anche “i moderati del centrodestra”. Quindi Calenda promette: “Contro Emiliano faremo una battaglia casa per casa e non ci vengano a ricattare con il tema dell’unità”. (AGI - Agenzia Italia)

Scontro tra Calenda e Zingaretti, con il primo che attacca: “Il Partito democratico è irrecuperabile, non ha capito il messaggio del voto in Emilia-Romagna e Calabria”. “Dopo questo voto alle regionali speravamo di recuperare il Pd ma temo che sia irrecuperabile. (Corriere Nazionale)

Ha vinto una coalizione senza i 5 Stelle, tutta improntata al riformismo. Dopo questo voto speravamo di recuperare il Pd ma temo che sia irrecuperabile. (Corriere della Sera)

E così, quando stamattina ha ricevuto l’sms di uno di loro non si è tirato indietro. Quegli operai ex Embraco traditi da una reindustrializzazione fallita, grazie ad investitori di cui lui stesso si è fidato, Carlo Calenda non li ha dimenticati. (La Stampa)

Tradotto: populisti verso sovranisti. Per Calenda è necessario "dialogare anche con i moderati del centrodestra". (Adnkronos)