Ex Ilva: al via l'appello del processo Ambiente Svenduto

Il Messaggero Veneto INTERNO

E' iniziato nell'aula bunker della vecchia sede della Corte d'Appello di Taranto il processo d'appello originato dall'inchiesta chiamata 'Ambiente svenduto' per il presunto disastro ambientale causato dall'ex Ilva durante la gestione della famiglia Riva. In primo grado furono 26 le condanne nei confronti dirigenti della fabbrica, manager e politici, per circa 270 anni di carcere. La Corte d'assise d'appello è presieduta dal giudice Antonio Del Coco, affiancato dal giudice Ugo Bassi e dalla giuria popolare. (Il Messaggero Veneto)

Su altri giornali

Si sono accesi questa mattina nell’aula bunker della vecchia sede della Corte d’Appello del quartiere Paolo VI, i riflettori del secondo atto del processone “Ambiente svenduto”, con al centro il disastroso inquinamento di natura industriale di Taranto (quotidianodipuglia.it)

Tra questi, l’ex presidente della Regione Nichi V… Che in primo grado ha visto una sfilza di condanne: 26, in tutto, tra dirigenti della fabbrica, manager e politici. (La Repubblica)

A fianco dell’edicola anche un uomo con un cartello attaccato al collo insieme agli altri attivisti che si sono resi protagonisti della vicenda . Manifesti in difesa di Assange e della libertà di stampa sono stati attaccati venerdi mattina sulla struttura di “Edicola Cucina” al largo di Porta Pesa a Perugia. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Leggi tutta la notizia Si è aperto oggi nell'aula bunker della vecchia sede della Corte d'Appello di Taranto il processo d'appello per l'inchiesta "Ambiente svenduto". (Virgilio)

L’attività è inserita recentemente nel più ampio quadro di iniziative a tutela della salute e dell’ambiente previste dal Programma di Interventi sui Siti Contaminati nell’ambito del Piano Nazionale Complementare al PNRR, che coinvolge 14 regioni e 22 SIN, coordinato dalla Regione Puglia. (StatoQuotidiano.it)

Nelle motivazioni di condanna di primo grado (leggi) i giudici che condannarono il 31 maggio 2021 – ex proprietari e politici – parlarono di un “girone dantesco” vissuto dalla città di Taranto dove sorge tuttora l’ex Ilva. (Il Fatto Quotidiano)