500 anni dopo, la morte di Raffaello resta un mistero

E a soli 17 anni e già maestro d’arte e realizza lo spettacolare Sposalizio della Vergine oggi alla pinacoteca di Brera.

Appare ancor più dubbia, allora, la sua morte improvvisa per “eccessi amorosi”, nel fiore degli anni e della produzione artistica.

Il suo capolavoro giovanile arriva solo tre anni dopo, quando per la vedova Baglioni dipinge La Deposizione, oggi alla Galleria Borghese.

Da oggi quindi siamo nel pieno delle “raffaelliadi” per i 500 anni dalla morte di questa leggendaria personalità artistica. (L'HuffPost)

Su altri giornali

Il fumetto, intitolato Zio Paperone e la pietra dell’oltreblù, è scritto da Bruno Enna e disegnato da Alessandro Perina. Di seguito, in anteprima, alcune vignette dalla storia:. (Fumettologica)

La mostra Raffaello 1520-1482 viene così riaperta offrendo ai visitatori la possibilità di visitarla online tramite video racconti, approfondimenti e incursioni virtuali nel dietro le quinte dell’esposizione. (Milanoevents.it)

Nella giornata di ieri in tutto il Mondo si è ricordato l’anniversario della morte dell’artista Raffaello Sanzio, avvenuta 500 anni fa quando il famoso pittore aveva appena 37 anni. La cultura contemporanea dominata dal marketing vede la bellezza come una costruzione del corpo e non della persona. (24live.it)

La strana febbre. Wikipedia | Raffaello, autoritratto con un amico. Il mistero della morte di Raffaello Sanzio è stato a lungo indagato dagli storici. Eppure, la morte di Raffaello Sanzio, il pittore simbolo del Rinascimento italiano – oggi, 6 aprile, è il cinquecentesimo anniversario – è avvolta nel mistero. (Open)

L’appuntamento in edicola con Topolino 3359 e le sue pagine speciali dedicate a Raffaello, che ancora una volta confermano l’approccio narrativo sempre dinamico e ricco di creatività e fantasia del settimanale, è per mercoledì 8 aprile! Sul numero 3359 in edicola a partire da mercoledì 8 aprile arriva Zio Paperone e la pietra dell’oltreblù, storia sceneggiata da Bruno Enna e disegnata da Alessandro Perina, e divisa in quattro episodi. (Il Messaggero)

Nonostante il taglio rigoroso, scientificamente aggiornato, la narrazione, molto dinamica, è affidata al giovane storico dell'arte Luca Tomìo, che conduce i telespettatori in un viaggio non solo attraverso le opere di Raffaello ma attraverso i luoghi, anche segreti, inediti e suggestivi, che sono state tappe fondamentali del suo percorso umano e creativo: l'infanzia a Urbino, la giovinezza a Perugia e in Umbria, la maturità a Firenze e il trionfo nella Roma di papa Giulio II. (Corriere Adriatico)