La piazza in Libano blocca le misure "salva-politici"

L'HuffPost ESTERI

L’assemblea doveva riunirsi per discutere, tra l’altro, la controversa legge sull’amnistia e la formazione di una commissione “anti-corruzione”, iniziative da più parti giudicate come strumenti “salva-politici”.

La sessione parlamentare è stata così rinviata a martedì prossimo, dopo che già una settimana fa era stata rimandata per ragioni di sicurezza.

E hanno oggi cominciato ad applicare “misure straordinarie” per contenere la fuga dei capitali. (L'HuffPost)

Su altre fonti

Intanto, migliaia di manifestanti sono affluiti dalle prime ore del giorno nel centro di Beirut, in corrispondenza della prevista seduta parlamentare per discutere e approvare una controversa legge per un’amnistia nei confronti di un’ampia gamma di crimini comuni e finanziari. (la voce d'italia)

Molti non si sono presentati per volontà del proprio partito, altri per l'assedio di migliaia di manifestanti fuori dal parlamento di Beirut che hanno tentato di impedire l'acceso dei parlamentari. Il Parlamento libanese ha dovuto rinunciare per la seconda volta a esaminare le proposte legislative osteggiate dal movimento di contestazione che scuote il paese da oltre un mese. (tvsvizzera.it)

"La sessione è stata rinviata a una data da stabilire in seguito", ha detto il funzionario parlamentare Adnane Daher, leggendo una dichiarazione davanti alle telecamere, citando "condizioni eccezionali, in particolare condizioni di sicurezza". (LaPresse)

I manifestanti, radunati fuori dal parlamento, hanno impedito l’ingresso a un numero sufficiente di deputati così da evitare il raggiungimento del quorum. La miccia che ha scatenato il fuoco è stata una manifestazione a Beirut contro una serie di nuove tasse, tra cui quella sulle telefonate via WhatsApp, poi annullata dal governo. (Open)

Per farsi strada tra i manifestanti, le guardie del corpo di un deputato hanno esploso dei colpi in aria. Bloccato l'accesso al Parlamento, seduta rinviata a data da destinarsi: Proteste e scontri continuano nella capitale del Paese | Ansa - CorriereTv. (Corriere TV)

Un mese di contestazioni. È dal 17 ottobre che un sollevamento popolare senza precedenti scuote il paese. Dall'inizio della contestazione, dei manifestanti hanno tentato di impedire alle banche di aprire poiché giudicate come parte integrante del problema. (tvsvizzera.it)