L'Authority Usa striglia le fabbriche degli algoritmi (di G. Scorza)

L'HuffPost ECONOMIA

In un comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale lo scorso 9 gennaio la Federal Trade Commission, l’Autorità che negli Stati Uniti d’America è tra l’altro responsabile di proteggere la privacy, i mercati e i consumatori lancia un monito durissimo alle fabbriche degli algoritmi a stelle e strisce. “Non esiste nessuna deroga per chi produce intelligenza artificiale rispetto alle regole del gioco, a cominciare da quelle in materia di privacy, trasparenza e concorrenza”, scrive la FTC. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

L’arrivo degli standard è uno degli elementi indispensabili per permettere alle persone di tutto il mondo di lavorare con qualcosa nella maniera giusta; a inizio 2024 si concretizza la “norma delle norme” dedicata al mondo delle intelligenze artificiali. (Player.it)

L’industria dell’AI è troppo importante per lasciarla nell’incertezza. (Milano Finanza)

La definizione di intelligenza artificiale per l’Europa e L’Ocse Solo pochi hanno colto che l’Europa, dopo l’accordo politico al Consiglio Ue sull’AI Act, ha scelto una definizione di intelligenza artificiale diversa rispetto a quella (ampia e tecnica) del Parlamento ue. (Agenda Digitale)

Sull'AI Act, primo tentativo al mondo di regolare il settore, le istituzioni europee hanno trovato un accordo politico che dovrà essere approvato in via definitiva dal Consiglio e dal Parlamento europeo. (ilmessaggero.it)

Di Dante Nicola Faraoni (Il Fatto Quotidiano)

In uno dei due giorni si svolgerà il voto finale del Consiglio europeo sull'AI Act, il pacchetto comunitario di norme sull'intelligenza artificiale. Entro metà febbraio è previsto anche il passaggio del regolamento alla Commissione per il mercato interno del Parlamento europeo, prima della votazione definitiva dell'assemblea che andrà in calendario a marzo o, più verosimilmente per ragioni di traduzione dei testi, ad aprile. (WIRED Italia)