Tesla, i pannelli solari finiscono sotto indagine

FormulaPassion.it ECONOMIA

Non c’è pace per Tesla nei rapporti con gli enti regolatori.

Tutto parte da una denuncia avanzata nel dicembre del 2019 da Steven Henkes, ex responsabile della qualità di Tesla: l’uomo, dopo essere stato licenziato lo scorso anno, aveva deciso di fare causa contro la società guidata da Elon Musk sostenendo di essere vittima di una rappresaglia per avere sollevato il problema.

“Il titolo nelle prime ore di scambi è caduto di oltre il 6%, intorno ai 950 dollari, dunque sotto la soglia dei mille, per mille miliardi di capitalizzazione, superata il 25 ottobre – si legge sul quotidiano – Poi ha mostrato resilienza ritrovando il territorio positivo e il trilione di market cap”

Non solo: secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore oggi in edicola, Henkes avrebbe anche aggiunto che Tesla e SolarCity, acquisita nel 2016, non avrebbero ammesso che gli incendi potrebbero essere causati da connettori elettrici difettosi. (FormulaPassion.it)

La notizia riportata su altri media

L'uomo che bollava i bitcoin in quanto inquinanti (salvo poi riabilitarli, poiché pecunia non olet, anche se digitale), vede la sua Tesla finire sotto la lente della Sec, l'organo di vigilanza della Borsa Usa. (il Giornale)

La Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ha reso pubblico il problema ai pannelli solari in risposta a una richiesta del Freedom of Information Act di Steven Henkes, un ex responsabile della qualità sul campo di Tesla. (Finanzaonline.com)

Azioni Tesla in calo a Wall Street dopo che la Sec (autorità di vigilanza sui mercati statunitensi) ha annunciato di avere aperto un’indagine sulla società in merito alle sue attività nel settore dei pannelli solari. (Il Fatto Quotidiano)

Tesla, Musk venderà il 10% delle sue azioni dopo un sondaggio Twitter. Tesla aveva detto ai consumatori che era necessario eseguire la manutenzione sul sistema di pannelli solari per evitare un guasto che avrebbe potuto spegnere il sistema. (Il Sole 24 ORE)