Fisco, si avvicina la data per l’invio degli atti pendenti

Consumatore.com ECONOMIA

La data per l’invio dei debiti pendenti con il Fisco si fa sempre più vicina.

Le cartelle e gli atti dell’Agenzia delle Entrate, però, non saranno corrisposti tutti nello stesso momento.

Le cartelle, però, non partiranno tutte insieme.

I contribuenti che hanno posizioni di debito con il Fisco presto inizieranno a vedersi recapitare le notifiche.

Gli atti riguardano 34 milioni di pratiche dell’Agenzia della Riscossione del 2020 e 16 milioni dell’Agenzia delle Entrate

(Consumatore.com)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo ha ricordato l’Agenzia delle Entrate attraverso un annuncio sul sito ufficiale: dal 1 Marzo cambia tutto, cosa dobbiamo sapere. A ricordarlo ai cittadini è stata la stessa Agenzia delle Entrate attraverso un avviso pubblicato sul sito ufficiale: dal 1 Marzo cambia tutto, cosa dobbiamo sapere. (Altranotizia)

Il caso italiano… In Italia, i dati disponibili su Facebook o altri siti possono essere utilizzati come fonte di innesco per eventuali indagini. Un algoritmo intelligente elaborerà indizi di frode fiscale analizzando i post dei contribuenti sui social network. (Italia Oggi)

Il fisco dovrà sviluppare un numero di interfacce «ponte» tra applicazioni e altre piattaforme web, utili per smistare la mole di informazioni prodotte dai cittadini online. Il fisco francese avvia il monitoraggio dei social network per scovare gli evasori. (Italia Oggi)

Fino al 2020 il Rimborso 730 avveniva, in sostanza, per tutti i contribuenti a partire da una certa data Quando arriva il rimborso 730 dell’Agenzia delle Entrate? (The Wam)

La lotta agli evasori in Francia assume un volto e delle modalità nuove e al passo coi tempi: il Fisco francese riuscirà a scovare gli evasori tramite il monitoraggio dei dati sui social network. Un “Socialometro”, come è stato ribattezzato da ItaliaOggi nel riportare la notizia. (Money.it)

Lotta agli evasori fiscali in Italia: l’importanza dei social. Uno strumento, quello del Socialometro, che non riguarda solo la Francia, ma anche il nostro Paese. Ebbene sì, anche in Italia il Fisco può accedere alle nostre informazioni in modo tale da effettuare le opportune verifiche (ContoCorrenteOnline.it)