In Cina giro di vite sugli AIS

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Una legge definita di sicurezza nazionale dal Governo vieta la trasmissione dei dati AIS a soggetti esteri e limita le stazioni di trasmissione. I più attenti cyber navigatori monitorando il traffico navale su uno dei siti web che tracciano gli AIS, forse avranno notato che in Cina sta succedendo qualcosa di molto strano.

La cosa è stata segnalata anche da alcuni occidentali che hanno navigato in quelle acque e hanno notato l’anomalia del calo di segnali. (SVN solovelanet)

La notizia riportata su altre testate

(LaPresse) – “La Cina sta rapidamente espandendo il suo arsenale convenzionale e nucleare, non sta fornendo alcuna trasparenza riguardo alle sue capacità, e sta mostrando uno scarso interesse nell’impegnarsi al controllo degli armamenti”. (LaPresse)

La Cina non manda segnali. E’ da fine ottobre che la Cina si sarebbe sfilata dal sistema rendendo invisibili le proprie navi. Il mondo logistico da qualche settimana si interroga sullo strano caso delle navi da carico cinesi, che risultano scomparse. (Myfruit.it)

Potrebbe trattarsi però di una direttiva precisa: la tv statale di Pechino ha osservato che «l’intelligence ricavata da questi dati sulle navi presenti nelle acque cinesi può danneggiare la sicurezza economica del Paese e la questione va valutata» Ora però, le navi in acque cinesi sono quasi invisibili sull’AIS, che nella seconda economia del mondo ha praticamente smesso di funzionare. (Corriere della Sera)

Eppure, anche se la legge non prevede che i dati delle navi non possano essere condivisi, sembra comunque che Pechino faccia un po' passare questo lato tra le righe Un bell'inghippo viste le difficoltà nelle catene di approvvigionamento e l'avvicinamento del Natale. (Ticinonline)