Mercato USA, soft landing o no landing? L’analisi

Mercato USA, soft landing o no landing? L’analisi
QuiFinanza ECONOMIA

"Questo primo trimestre dell’anno ha visto un’inflazione più alta delle previsioni, ma anche una crescita economica più robusta negli Stati Uniti. Questo ha portato la Federal Reserve a modificare le sue stime di crescita per l’anno in corso dal +1,4% che stimava a dicembre 2023 al +2,1% (con un’aspettativa del consensus che arriva fino al 2,2%). La novità in questo scenario è che ad oggi più che un soft-landing, potrebbe configurarsi un no-landing: vale a dire un’inflazione che scende più lenta del previsto accompagnata da una crescita economica resiliente, e che si attesta al di sopra del potenziale (ca 1,8% per gli USA)": è quanto si legge nel commento "Per il mercato USA sempre più probabile il no-landing" a cura di Andrea Delitala, Head of Investment Advisory, e Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management Mercato USA, no landing sempre più probabile Dai dati - scrivono gli esperti -" si evince come il processo disinflattivo in America abbia perso la sua linearità, con un “ultimo miglio” (in realtà punto %: dal 3% al 2%) che si sta rivelando più tortuoso del previsto. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Microsoft Amazon (LA STAMPA Finanza)

Intel Amazon (LA STAMPA Finanza)

Ultim'ora News Questo dato si basa sulle ultime proiezioni del Fondo monetario internazionale, secondo cui la quota dell’Europa sul pil mondiale è scesa di 1,4 punti percentuali dal 2018, e quella del Giappone di 2,1 punti. (Milano Finanza)

Wall Street prosegue in rosso

Al tempo stesso il dato Pce sull'inflazione è aumentato del 3,4% e quello core (che esclude energetici e alimentari) del 3,7% superando le stime. Crescono, quindi, i timori di un mix di inflazione resistente e attività economica in contrazione. (Italia Oggi)

Di seguito uno stralcio del nuovo libro dell’economista Emiliano Brancaccio: “Le condizioni economiche per la pace” (Mimesis, 2024, p. Un libro che indaga e legge gli attuali conflitti non con le classiche interpretazioni ideologiche e sociali ma soprattutto come l’esito violento di dispute economiche, alimentate dai grandi scontri capitalistici di questo tempo, partendo dagli squilibri finanziari maturati negli anni del globalismo incontrollato fino alla reazione protezionistica americana. (L'HuffPost)

S&P 100 finanziario (LA STAMPA Finanza)