Evergrande, governo ordina a autorità locali di prepararsi a crac

askanews ECONOMIA

Inoltre dovranno prepararsi a prendere in carico i progetti immobiliari che dovessero saltare e a mobilitare le forze dell’ordine in caso di “incidenti di massa”, che nelle formulazioni ufficiali cinesi indicano eventuali rivolte

Lo scrive oggi il Wall Street Journal, che ha potuto interpellare funzionari informati su quello che sta accadendo.Il governo cinese non sembra intenzionato a salvare Evergrande, che ha in pancia un debito da circa 2mila miliardi di yuan (262,6 miliardi di euro), ma sa che in caso di crac ci sarà da affrontare una pensate ricaduta che va oltre i 200mila posati di lavoro a rischio e i risparmi di 80mila piccoli inv estitori che da settimane manifestano e protestano davanti alla sede della compagnia fondata da Hui Ka Yan (Xu Jiayin). (askanews)

La notizia riportata su altri giornali

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In una nota, il presidente e fondatore Hui Ka Yan ha assicurato che «l’azienda farà del suo meglio per riprendere lavoro e produzione», esortando «i dirigenti a garantire consegne di qualità». Dopo l’impennata intraday del 32%, Evergrande sale a un’ora dalla fine degli scambi del 17,72%, accusando una perdita da inizio anno di oltre l’80% (Corriere del Ticino)

Pechino ha chiesto di mettere in preventivo un possibile intervento solo in extremis e nel caso divenga chiaro che Evergrande non è in grado di pilotare un’uscita ordinata dalla crisi. Tutto sommato, almeno fino a questo momento, molti osservatori ritengono che il partito cinese non voglia presentarsi all'appuntamento del Congresso annuale, nel 2022, con una crisi finanziaria di difficile gestione (Notizie - MSN Italia)

E il titolo guadagna il 10%. «L’azienda farà del suo meglio per riprendere lavoro e produzione». «Evergrande non è un campanello di allarme per gli Stati Uniti, dove i default delle aziende sul debito sono a livello molto basso» ha concluso Powell (Il Mattino di Padova)

Riteniamo che il governo cinese abbia, in ogni caso, le capacità per intervenire qualora questo si rivelasse necessario. Tutte queste decisioni hanno avuto un impatto negativo sui prezzi delle azioni in vari settori dell’economia cinese (aziende private operanti nel settore dell’educazione, casinò di Macao), ma soprattutto le grandi aziende tecnologiche. (lamiafinanza)