Strage di Bologna, Casellati: "E' tempo di aprire i fascicoli"

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Strage di Bologna, Casellati: "E' tempo di aprire i fascicoli". Commemorazioni a 40 anni dalla strage. Condividi. "È tempo di aprire i fascicoli.

È tempo di toglierli dai cassetti.

Lo ha detto la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati dal palco di piazza Maggiore alla commemorazione del 40/o anniversario della Strage del 2 agosto 1980.

E la storia non si scrive con i segreti di Stato, con i silenzi o con gli 'omissis'. (Rai News)

La notizia riportata su altri media

«Sono passati 40 anni e finalmente il nostro desiderio di avere verità comincia a realizzarsi possibile, grazie al lavoro della Procura generale di Bologna. «Non hanno mai collaborato, oggi sono pienamente liberi e spesso trattati come star», ha detto. (Il Messaggero)

"Le scuse" da parte dello Stato "sono le uniche parole che hanno una parvenza di decenza, dopo 40 anni di dolori immutabili vissuti dai familiari si può solo chiedere scusa", ha ribadito. Non è accettabile non è ammissibile" la mancanza della verità piena sulla Strage del 2 agosto 1980. (Rai News)

E a me pare ci siano ancora oggi delle ombre, delle incertezze su quella che si ritiene essere la verità”. A dirlo all’AdnKronos è Francesca Scopelliti, moglie di Enzo Tortora, che da anni conduce battaglie garantiste insieme ai radicali. (Adnkronos)

I tre fischi del locomotore trasmessi in streaming, lo schermo in piazza che ha mostrato la deposizione di corone in sala d'aspetto, la lapide che ricorda le vittime, l'immagine dell'orologio fermo (LEGGI LE PAROLE DI MATTARELLA). (Sky Tg24 )

La Puglia non dimentica Sonia Burri, Francesco Cesare Diomede Fresa, Vito Diomede Fresa, Errica Frigerio, Patrizia Messineo, Silvana Serravalli e Giuseppe Patruno, vittime innocenti della strage neofascista del 2 agosto 1980 della Stazione di Bologna». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su Twitter è arrivato anche il messaggio del premier Giuseppe Conte: «40 anni dalla #StrageDiBologna. Riaffermando, al contempo, il dovere della memoria, l’esigenza di piena verità e giustizia e la necessità di una instancabile opera di difesa dei principi di libertà e democrazia». (Il Dubbio)