Superbonus, lo scudo di Meloni: la premier blinda la scelta di Giorgetti

La Stampa INTERNO

ROMA. Antonio Tajani non è uomo da minacciare sfaceli o imporre diktat in grado di terremotare il governo. Semplicemente ci sono un pugno di argomenti sui quali il ministro degli Esteri si veste con la divisa del leader di Forza Italia e punta i piedi. Questa volta, però, al di là delle geometrie retoriche che faranno sì che tutti come sempre sembreranno appagati e contenti, Tajani potrebbe ricevere due dispiaceri da Giorgia Meloni (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Torniamo al 2020, in quel momento poteva avere senso l’idea di un intervento che fosse uno choc positivo per l’economia che usciva dalla pandemia. Tanti soldi per pochi. Il Superbonus al 110% e gli altri bonus edilizi valgono più del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). (il manifesto)

Il clima, che è dialettico e non bellico, era già intuibile a Milano, due giorni fa: durante un'iniziativa di Confindustria Lombardia, il leghista, mentre stava per andarsene (aveva un impegno), è tornato indietro per un siparietto. (ilGiornale.it)

"Le modifiche retroattivamente introdotte alla misura del Superbonus rischiano seriamente di penalizzare le aree del cratere 2009 e 2016, se non di fermare la ricostruzione vista la stretta interconnessione esistente. (Il Centro)

I Comuni dovranno vigilare anche su tutte le agevolazioni oltre al superbonus Arrivano fondi perduti per 135 milioni. (Milano Finanza)