Atalanta, vicina un'altra svolta: l'uscita degli azionisti Radici e Selini (ma gli equilibri Pagliuca-Percassi non cambiano)

L'Eco di Bergamo ECONOMIA

In uscita dall’azionariato di minoranza ci sono infatti Roberto Selini e il gruppo Radici, imprenditori bergamaschi legati da tantissimi anni ai colori nerazzurri.

D ue pagine di storia, legate alla proprietà dell’Atalanta, si stanno inevitabilmente per chiudere.

Ieri a Zingonia è stata una giornata calda, non solo sul fronte meteo o per le trattative di calciomercato in corso e per la presentazione ufficiale di Lee Congerton e Tony D’Amico, ma piuttosto per i contatti serrati riguardanti gli azionisti di minoranza che stanno via via cedendo i loro pacchetti azionari

(L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altre fonti

Il motivo è semplice: un conto erano le azioni della Dea un altro quelle dell’Atalanta. Quale siano i motivi di questo differente riconoscimento finanziario tra i due azionisti non è dato sapere. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

La questione dei soci di minoranza era riemersa con prepotenza all’indomani dell’annuncio della cessione del pacchetto di maggioranza dell’Atalanta a Pagliuca In questo caso parliamo di circa 10,5-11 milioni di euro. (Calcio e Finanza)

I nerazzurri sono impegnati a definire anche l’assetto societario e nelle prossime ore potrebbero esserci novità. Vicina la cessione delle loro quote di minoranza dopo quelle di Lazzarini. Non c’è solo il calciomercato a tenere banco in casa Atalanta (Calcio Atalanta)

di Donatella Tiraboschi. L’addio dei soci di minoranza dopo l’arrivo degli americani. Basta una firma (che in questo caso è arrivata venerdì 24 giugno 2022) e ognuno è libero di andare incontro al suo destino. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)