Aviaria nelle mucche, cosa significa il divieto dell'Oms sul consumo del latte crudo (che non riguarda quello pastorizzato)
L’Organizzazione Mondiale della Sanità annuncia che «in tutti i Paesi le persone dovrebbero consumare latte pastorizzato» perché «il virus è stato rilevato nel latte crudo negli Stati Uniti, ma i test preliminari mostrano che la pastorizzazione lo uccide». A precisarlo è il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel corso della conferenza stampa sui temi sanitari caldi, sollecitato sull’epidemia di influenza aviaria A/H5N1 negli Stati Uniti. (Open)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il pericolo aviaria nel latte è possibile. Lo fa sapere l’OMS, ovvero l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Negli ultimi anni, l’influenza aviaria ha continuato a diffondersi in diverse parti del mondo, creando preoccupazione tra la comunità scientifica e le autorità sanitarie. (RicettaSprint)
Negli Usa l’influenza aviaria A/H5N1 rischia di diventare endemica: sta colpendo velocemente, oltre ai bovini, altri mammiferi infiltrandosi in una gamma sorprendentemente ampia di uccelli e animali: dagli scoiattoli alle puzzole e ai delfini tursiopi, fino agli orsi polari. (la Repubblica)
Questo caso ha suscitato grande interesse a livello internazionale, tanto da essere oggetto di una dettagliata pubblicazione sul ‘New England Journal of Medicine’. Gli autori di tale pubblicazione, provenienti da prestigiose istituzioni come i Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta e il Texas Department of State Health Services, hanno fornito un’analisi approfondita del caso. (Tempo Italia)
L'influenza aviaria è stata individuata nel latte crudo negli Stati Uniti: il consiglio dell'Oms, valido per tutti i Paesi, è quello di consumare esclusivamente latte pastorizzato. (Dissapore)
Influenza aviaria, cresce la preoccupazione (Credits: Microbiologia Italia.it) Un evento anomalo, il primo al mondo, colpisce un contadino texano e apporta importanti conferme nella ricerca scientifica: il contagio tra animale e uomo è possibile. (iLMeteo.it)
“Negli ultimi anni il virus H5N1 si è diffuso ampiamente tra uccelli selvatici, pollame, mammiferi terrestri e marini, e ora tra i bovini da latte”, ha ricordato il Dg Oms.”Dal 2021 sono stati segnalati 28 casi umani di influenza aviaria - ha evidenziato - sebbene da allora non sia stata documentata alcuna trasmissione da uomo a uomo”. (- DottNet)