Ucraina, perché Draghi esce vittorioso e Conte perde su tutta la linea

Il Riformista INTERNO

Conte chiedeva, da più di un mese, che la risoluzione contenesse un no secco a ogni nuovo invio di armi.

Hanno provveduto gli altri interventi – pesantissimo quello dell’ex 5 Stelle Gregorio De Falco e delle capogruppo azzurra Bernini (“noi siamo i pacifisti del fare”) – a smontare le fragili certezze della capogruppo.

Questo fino a fine dicembre con l’obbligo di informare il Parlamento ogni tre mesi

Sul tabellone elettronico di palazzo Madama i numeri non lasciano dubbi: 219 a favore, 20 contrari, 22 astenuti tra cui la 5 Stelle Giulia Lupo. (Il Riformista)

Su altre testate

Cedere sul punto, significherebbe di fatto farsi «commissariare», con il rischio di dover passare dal Parlamento per qualunque tipo di intervento. Dopo la giornata di lunedì, dunque, anche la mattinata di ieri è piuttosto faticosa per Federico D'Incà e Vincenzo Amendola. (ilGiornale.it)

Lo afferma il leader del M5S, Giuseppe Conte, nel corso di un punto stampa. (Agenzia Vista) Roma, 22 giugno 2022 "Per quanto riguarda il sostegno a Draghi, non è messo in discussione. (Tiscali Notizie)

"Ho letto le agenzie del discorso di Di Maio, non ho capito quale sia il suo progetto politico. "Lascerei che Di Maio si interroghi con la propria coscienza e decida, io non chiederò le sue dimissioni". (L'HuffPost)

Anche ieri con le nostre istanze, che chiedevano un coinvolgimento del Parlamento, siamo stati messi molto in difficoltà, ma il nostro appoggio non è venuto meno”. “Noi abbiamo già chiarito e non abbiamo da chiarire tutti i giorni quello che da noi non è mai stato messo in discussione, come la collocazione euroatlantica. (Corriere dell'Umbria)