Record di occupati in Italia, ma per i salari triennio nero

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

La maggioranza e il governo giustamente festeggiano: i dati Istat diffusi ieri mostrano un nuovo record degli occupati – persone che nella settimana precedente alla rilevazione hanno lavorato almeno un’ora – in un percorso che è iniziato con le riaperture post-Covid e non si è interrotto nonostante il rallentamento della crescita. Eppure il mercato del … (Il Fatto Quotidiano)

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ha raggiunto (Tab. 1) il 62,1 per cento. Questa percentuale è la più alta mai raggiunta da gennaio 2004, ossia da quando sono disponibili le serie storiche di Istat sui dati mensili. (Pagella Politica)

Si tratta dell'effetto dell'aumento sia dei dipendenti, che raggiungono i 18 milioni 793mila, sia degli autonomi, pari a 5 milioni 56mila. A dirlo sono le stime provvisorie dell'Istat su occupati e disoccupati. (Adnkronos)

Il mercato del lavoro segnala a marzo nuovo record di occupazione, che raggiunge un tasso del 62,1% con 23.849.000 le persone con un posto in Italia. Aumentano soprattutto i dipendenti a tempo indeterminato e risalgono anche gli autonomi. (Il NordEst Quotidiano)

No, il precariato non è ai livelli più bassi di sempre

Crescono anche gli inattivi, mentre diminuiscono i disoccupati. Continuano ad arrivare buone indicazioni dal mercato del lavoro in Italia. (Italpress)

Si tratta, dice ad HuffPost Francesco Seghezzi – presidente dell’Adapt, il centro studi voluto da Marco Biagi –, di una riforma che è stata già in parte smontata tra riforme e sentenze della Consulta. Abolire il Jobs Act? Non servirà a molto. (L'HuffPost)

Leggi tutta la notizia Continuano ad arrivare buone indicazioni dal mercato del lavoro in Italia. (Virgilio)