Lavrov: valuteremo accesso ai porti dell'Ucraina solo con revoca sanzioni

Silenzi e Falsità ESTERI

L’Ucraina è tra i primi cinque esportatori mondiali di diversi prodotti agricoli vitali, tra cui mais, grano e orzo, oltre a essere un esportatore chiave di girasole e farina.

Pubblicità. Il ministero degli Esteri russo ha annunciato che valuterà l’apertura dell’accesso ai porti ucraini del Mar Nero solo se sarà presa in considerazione la revoca delle sanzioni contro la Russia.

La precisazione, si legge nel documento, “è emanata in merito al chiarimento del significato dei simboli ‘Z’ e ‘V e del motivo del loro utilizzo sui mezzi militari delle forze armate russe durante lo svolgimento dell’operazione speciale “

Lo ha riportato l’agenzia di stampa Interfax (Silenzi e Falsità)

La notizia riportata su altre testate

"È assolutamente essenziale consentire l'apertura di questi porti - ha spiegato - perché non si tratta solo dell'Ucraina. Pubblicità. "La mancata apertura dei porti - ha aggiunto Beasley - causerà carestie che avranno come conseguenza la destabilizzazione delle nazioni, nonché migrazione di massa (La Sicilia)

“Questo cibo potrebbe aiutare subito le persone bisognose se semplicemente potesse uscire dal Paese” ha detto il dirigente, di fronte al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Pubblicità. Secondo stime delle Nazioni Unite, nel mondo sono 36 gli Stati che dipendono dall’Ucraina e dalla Russia per oltre la metà delle loro importazioni di grano. (Silenzi e Falsità)

È l’ultima frontiera della guerra ibrida condotta da Mosca nei confronti di Kiev e dell’intero Occidente. «Occorre che le navi che portano questo grano siano lasciate passare e se i porti sono stati minati dall’esercito ucraino siano sminati a questo proposito» suggerisce il premier. (ilgazzettino.it)

Anche BP e Shell hanno messo a segno profitti record. Tommaso Carboni Alla Cina il 60% del mercato mondiale dei pannelli solari. Aramco, il gigante petrolifero saudita, ha registrato un aumento dell'82%. (La Stampa)

a Russia «continua a rimanere un fornitore responsabile di cibo ed energia» ed è pronta a fornire 25 milioni di tonnellate di grano per l'esportazione attraverso il porto di Novorossijsk a partire dal 1° agosto, e fino alla fine del 2022. (Ticinonline)

Alla ministeriale dell’Onu, organizzata ieri a New York dagli Stati Uniti per partorire risposte concrete alla crisi alimentare internazionale, il capo del World Food Programme David Beasley va dritto al cuore della questione e si appella a Vladimir Putin. (L'HuffPost)