Tensioni nella Lega per la frase sui 10 nomi. Salvini: «Zaia un patrimonio. E sulla Regione? Resterà a noi»

Tensioni nella Lega per la frase sui 10 nomi. Salvini: «Zaia un patrimonio. E sulla Regione? Resterà a noi»
ilgazzettino.it INTERNO

Domenica mattina il siluro di Matteo Salvini: «Per il dopo Zaia ho già in mente 10 nomi». Lunedì sera la nota della Lega federale: «Il tetto ai mandati è una limitazione della libertà, Luca Zaia è un patrimonio per i veneti e per tutti gli italiani: potrà ambire a fare qualunque cosa». E l’avviso agli alleati: «Il prossimo governatore del Veneto sarà della Lega». In mezzo trenta ore che hanno agitato la Lega del Veneto, facendo calare il gelo tra il vicepremier e il governatore. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altre testate

All’indoma… Matteo Salvini lava nel sangue il grande rifiuto di Zaia della candidatura alle Europee e per farlo non sceglie un luogo a caso. (la Repubblica)

Il Veneto leghista ribolle. Ha impostato una linea lontana dalle battaglie storiche della Lega e sfoggia un decisionismo difficile da digerire nei territori, dove i militanti assistono da anni all’avanzata minacciosa degli alleati di Fratelli d’Italia. (La Stampa)

Il cono d’ombra in cui si è infilato il leader della Lega diventa ogni giorno più stretto e complicato e nel partito l’insofferenza è già programmata per esplodere un minuto dopo le elezioni europee. La frase pronunciata dal ministro dei Trasporti domenica a Vicenza a margine dell’Adunata nazionale degli Alpini e al Bhr hotel di Quinto, presentando il suo libro di fronte allo stato maggiore del Carroccio della Marca, non son parole sfuggite per caso. (LA NOTIZIA)

Salvini chiude al terzo mandato: “Per il dopo Zaia ho una decina di nomi”

Quali sono questi nomi? Le ipotesi per ora sono sussurrate. (Oggi Treviso)

«Se Zaia si fosse candidato alle elezioni europee, avrebbe preso una valanga di voti, facendo crescere in percentuale anche il consenso per la Lega e di conseguenza avremmo avuto più peso contrattuale per portare a casa il terzo mandato dopo le elezioni». (Il Mattino di Padova)

Ma la “bordata salviniana” ha un peso specifico doppio: oltre a simboleggiare la resa della Lega sulla battaglia del terzo mandato, le parole sono state pronunciate, secondo molti un vero e proprio affronto, a Treviso, la capitale indiscussa dello “Zaiastan“. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)