Perché da noi nessuno protesta per i giovani della Georgia, che si battono contro la «legge russa»?

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Corriere TV ESTERI

Nella rubrica «Palomar», Antonio Polito rintraccia le analogie tra i disordini che si stanno verificando in Georgia in questi giorni e quelli di Kiev di dieci anni fa: «Una battaglia per la libertà di un popolo – nota - che sogna di aderire all'Unione Europea e non vuole vivere sotto il tallone della Russia di Putin». La «legge russa» approvata da Tblisi richiede alle organizzazioni che ricevano più del 20% dei loro fondi dall’estero di registrarsi ufficialmente come agenti stranieri: «Così verranno sottoposte a particolari controlli e limitazioni – spiega Polito - È la norma che in Russia ha consentito di reprimere il dissenso colpendo media indipendenti e ONG (Corriere TV)

Su altre testate

Non è bastato oltre un mese di proteste: in Georgia è passata la legge contro le influenze straniere, voluta dal partito di governo Sogno Georgiano e ribattezzata dalle opposizioni “legge russa” per la sua somiglianza a quella che ha permesso alle autorità di Mosca di mettere a tacere gran parte delle voci del dissenso. (L'Unione Sarda.it)

I manifestanti hanno cercato di entrare nell'edificio, senza riuscirci. Dopo il voto, la protesta della piazza continua. (Fanpage.it)

Bruxelles – Ora tra le istituzioni dell’Unione Europea e la Georgia – o meglio, il partito al potere Sogno Georgiano – è scontro aperto. (EuNews)

Duri scontri con la polizia a Tblisi a seguito dell'approvazione della cosiddetta "legge russa". Alcuni manifestanti hanno provato a sfondare una recinzione metallica posta all'entrata del Parlamento georgiano. (Euronews Italiano)