Fase 2: prezzi più alti in parrucchieri, centri estetici e bar, la polemica

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Così Aldo Cursano, Vicepresidente Vicario di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, commenta in una nota le recenti notizie sul rincaro dei prezzi del caffè nei bar.

In questo momento i pubblici esercizi hanno un’unica priorità: riportare le persone nei locali garantendo loro il massimo della sicurezza e della convenienza.

Fipe: «Su rincari polverone, lottiamo per sopravvivere» – «Prima untori, ora speculatori. (http://gazzettadalba.it/)

Ne parlano anche altri media

Chi non versa tale ‘tassa’ e non acquista il kit, non può sottoporsi ai trattamenti, sempre per le esigenze legate al Covid”. Lo scrive il Codacons, che riceve da giorni segnalazioni dei consumatori circa rincari e voci di spesa originali applicati dagli esercenti. (AbruzzoLive)

Ma non riguardano soltanto loro. L’aumento va da due a dieci euro, sotto la voce di tassa Covid, contributo sanificazione, presidio Covid. (Corriere della Sera)

COSENZA – Spunta in Italia la ‘tassa Covid‘, un balzello dai 2 ai 4 euro applicato dagli esercenti ai propri clienti, e inserito direttamente come sovraprezzo nello scontrino, per finanziare i maggiori costi sostenuti dagli esercizi commerciali a causa del coronavirus. (Quotidiano online)

Non solo COVID Tax ma anche rincari. Codacons oltre alla Tassa COVID denuncia anche rincari abbastanza pesanti imposti non solo dagli stessi parrucchieri ma anche in diversi bar.Per i parrucchieri di rilevano aumenti del 25% con punte che arrivano, però, anche al 66%. (Notizie Ora)

L’associazione dei consumatori è scesa ancora una volta in campo facendosi carico di numerose segnalazioni di clienti che si sono ritrovati degli “aggravi” dai 2 ai 4 euro sullo scontrino con tanto di dicitura “contributo Covid-19“. (Virgilio Notizie)

"Numerosi consumatori hanno denunciato un sovrapprezzo, mediamente dai 2 ai 4 euro, applicato in particolare da parrucchieri e centri estetici ai propri clienti- afferma il presidente Carlo Rienzi -. Un balzello inserito in scontrino con la voce 'Covid', e che sarebbe imposto come contributo obbligatorio per sostenere le spese degli esercenti per sanificazione e messa in sicurezza dei locali". (Liberoquotidiano.it)