L’arresto di Carola Rackete non era legittimo, la Cassazione boccia il ricorso dei pm

Open INTERNO

I giudici della Cassazione hanno dato ragione a noi».

«La Corte Suprema italiana ha confermato oggi che non avrei dovuto essere arrestata per aver salvato delle vite», twitta Rackete.

Confermata l’ordinanza di scarcerazione per la comandante della nave Sea Watch3.

pic.twitter.com/vLo9YbwkNh — Sea-Watch International (@seawatch_intl) January 17, 2020. «Adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata», queste le parole del legale di Rackete, l’avvocato Leonardo Marino, rilasciate all’Adnkronos. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Gregoretti, niente rinvio: la giunta per le immunità vota su Salvini il 20 gennaio. Venerdì 17 Gennaio 2020, 10:25. . Confermata l'ordinanza di scarcerazione. (Leggo.it)

"Avevamo ragione noi, Carola Rackete non andava arrestata". "Non conosciamo ancora le motivazioni ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata", ha detto all'Adnkronos l'avvocato Leonardo Marino, legale della comandante tedesca. (Today)

“Non conosciamo ancora le motivazioni ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata” ha detto all’Adnkronos l’avvocato Leonardo Marino, legale della comandante tedesca. (Wired Italia)

La Sea Watch 3 era già stata dissequestrata dal pm della procura di Agrigento Gloria Andreoli lo scorso 25 settembre, in quanto le esigenze probatorie erano ritenute cessate. La Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso della Procura di Agrigento contro l’ordinanza che lo scorso luglio aveva rimesso in libertà la comandante della nave della Ong Sea Watch 3. (Il Riformista)

— Carola Rackete (@CaroRackete) January 17, 2020 Il tweet di Carola Rackete. "Non conosciamo ancora le motivazioni ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata", ha dichiarato l'avvocato Leonardo Marino, legale della comandante tedesca. (L'Unione Sarda.it)

Secondo il Gip di Agrigento Alessandra Vella, che lo scorso due luglio non ha convalidato l'arresto di Carola Rackete, la misura coercitiva non andava applicata alla comandante della Sea wacht - che sbagliando manovra nell'entrare in porto aveva speronato una lancia della Gdf che ostacolava l'attracco - perchè la motovedetta della Gdf 'stretta' tra la nave e la banchina non puo' essere considerata nave da guerra; e perche' entrando in porto in piena notte Rackete non ha fatto resistenza ad un pubblico ufficiale ma ha agito in adempimento di un dovere, quello di portare in salvo i migranti che aveva a bordo, circa quaranta persone. (Live Sicilia)