Siccità, meno acqua nelle condotte di Palermo. L’Amap: “Basta sprechi nel bucato e in giardino”

La Repubblica INTERNO

Il fabbisogno d’acqua di Palermo è di 2.500 litri al secondo. L’Amap, però, ieri ha cominciato a ridurre i prelievi dagli invasi quasi a secco e quindi la pressione dell’erogazione in rete. Si è già scesi a 2.300 litri al secondo e progressivamente si passerà a 2.200 e a 2.100. Così facendo, con una pressione via via ridotta, dal 5 al 10 per cento, la società che si occupa del servizio idrico in … (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

"L'emergenza idrica in Sicilia va risolta al più presto. Sarebbe una follia. (Virgilio)

I fondi servirebbero per gli interventi negli invasi, negli impianti per utilizzo di volumi morti con nuove interconnessioni e adduttori, al reperimento di nuove risorse idriche ad uso potabile (dissalatori fissi), per l’utilizzo di pozzi e sorgenti, per l’elaborazione di programmi di riduzione dei consumi, per le campagne di informazione e sensibilizzazione al risparmio idrico e per l’individuazione di risorse alternative come dissalatori mobili, navi con funzioni di dissalatori e autobotti. (BlogSicilia.it)

“Se volete vedere come potrebbe essere il deserto tra qualche anno, venite in Sicilia”, la (quasi) provocazione di un addetto ai lavori. – Siccità: la Regione Sicilia chiede al governo Meloni le navi cisterna e fa i conti (salatissimi). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si legge che nella Sicilia assetata ci sono tre grandi dissalatori dismessi da vent’anni. La domanda è una sola, e molto semplice: e perché mai? Perché in una regione arida, e in una fase climatica molto siccitosa, tutto ciò che riguarda il regime delle acque e la gestione delle acque non è costantemente in primo piano, continuamente curato, sempre aggiornato alle nuove tecnologie disponibili? Perché, nel caso i dissalatori fossero obsoleti, non si è provveduto a rimpiazzarli? Perché la maledetta parola “emergenza”, perenne miserabile squillo di tromba in un Paese appisolato e imprevidente, deve echeggiare con petulante stupidità quando sappiamo tutti, e da quel dì, che non c’è, né è mai esistita, nessuna emergenza, né idrica, né sismica, agricola, industriale, sanitaria, sociale, politica, istituzionale: c’è solo un costante trascurare le cose in attesa che le cose si sfascino? (la Repubblica)

Noi di Tempostretto ne avevamo parlato da almeno 1 anno. Solo qualche mese fa avevamo spiegato perché la situazione rischiava di diventare allarmante, in caso del venir meno delle piogge invernali. A Palermo se ne rendono conto in gran ritardo, ed ora tutti i nodi vengono al pettine, con l’arrivo, imminente, della bella stagione, del caldo e degli incendi . (Tempo Stretto)

Chi lo conosce racconta di un presidente della Regione furioso, perché è stata da lui considerata sproporzionata e per nulla adatta a contrastare gli effetti della siccità, la relazione allegata alla richiesta di stato di emergenza nazionale, inviata da Palazzo d’Orleans al governo Meloni. (Giornale di Sicilia)