Caserma degli orrori, Giuseppe Montella il Juan Cuadrado dei carabinieri

Il Riformista INTERNO

Plurimputato per reati contro la Pa, Del Sette è stato il primo comandante generale, dopo circa 220 di storia dell’Arma, ad essere finito sotto processo.

Montella, pur guadagnando 30mila euro (lordi) l’anno aveva un parco auto degno dello juventino Juan Cuadrado: in 15 anni ha collezionato un garage di 11 auto, compreso un Porsche Cayenne turbo, e 16 moto.

Si è deciso il trasferimento del comandante provinciale Stefano Savo, del comandante del reparto operativo Marco Iannucci e dell comandante del nucleo investigativo Giuseppe Pischedda. (Il Riformista)

Su altre fonti

In carcere è in corso l’interrogatorio all’appuntato Giuseppe Montella, considerato il regista delle operazioni illecite avvenute alla caserma Levante. In merito alla violenza sul cittadino che si vede in una foto ammanettato a terra e sanguinante, l’avvocato fa sapere che in base a quanto riferito dall’indagato, l’uomo “era caduto da solo nell’inseguimento”. (Libertà)

C'è una parte della sinistra che è così: vuole sangue (dei carabinieri e della polizia). Ed ecco però un'ammissione del maggiore: si rivolgeva alla polizia giudiziaria e noi ai colleghi perché non aveva fiducia negli attuali dirigenti dei carabinieri di Piacenza. (Liberoquotidiano.it)

Durante l’udienza di convalida dell’arresto,questa mattina, il Giudice ha convalidato l’arresto, scarcerandolo e concedendogli i termini per la difesa, con rinvio del giudizio. (Il Friuli)

Sarebbe una posizione di responsabilità di grandissimo valore morale, che non potrebbe che avere ricadute positive sulla credibilità dell’Arma tutta. La “produttività” in arresti giustificava tutto, persino che uno spacciatore ricevesse il permesso, durante il lockdown, di lasciare il territorio di residenza per andare in altra Regione a recuperare la droga. (L'HuffPost)

La trama dell’inchiesta che ha travolto la caserma Levante dei Carabinieri a Piacenza si infittisce. Con il denaro guadagnato illecitamente, secondo le accuse Montella avrebbe condotto una vita da re. (Thesocialpost.it)

Il 26enne veniva anche tranquillizzato dallo stesso carabiniere che ”nel caso di eventuali controlli potevo fare il suo nome e anche chiamarlo personalmente”. L’informatore 26enne marocchino da cui è partita l’inchiesta della Procura di Piacenza che ha portato al sequestro della caserma Levante, raccontava di conoscere il carabiniere appuntato Giuseppe Montella, attorno a cui ruota l’indagine, fin dal 2010. (piacenzasera.it)