Cannes 2023, Jane Fonda rivela: "Sono un'attivista curiosa" - Luce

Unite uno stile di vita sano, un pizzico di sport, un po’ di trucco ben fatto, mescolate e otterrete… la ricetta (quasi) perfetta della longevità. Ma per diventare Jane Fonda serve anche un ingrediente segreto. Arrivata a Cannes alla vigilia della serata finale, a 85 anni appare più in forma che mai – nonostante di recente abbia affrontato il cancro – e conserva un fascino pazzesco. Ed allora è impossibile non chiedere alla due volte Premio Oscar: “Qual è il suo segreto?“. (Luce)

La notizia riportata su altre testate

«Non gli piaceva baciare. Non ne ho mai parlato con lui. Ed era sempre di cattivo umore, e ho sempre pensato fosse colpa mia. Jane Fonda ammette di essere stata molto innamorata di Robert Redford. (blue News | Svizzera italiana)

È stata lei la grande protagonista dell’ultimo giorno precedente alla premiazione del Festival di Cannes 2023. E non poteva essere altrimenti, perché se ti chiami Jane Fonda e hai una carriera di oltre 60 anni alle spalle, due Oscar all’attivo e una vita piena intensa ancora oggi, a 85 anni, non c’è giovane stella che tenga. (Ciak Magazine)

Un faccia a faccia travolgente con l'attrice due volte premio Oscar, pronta a dare ogni tipo di consiglio: da quelli di bellezza a come realizzare i propri sogni. Di fronte a una platea di giovanissimi che prendono il microfono solo per dire quale esempio sia stata per loro, magari non conoscono tanti dei suoi film ma tutti ammirano il suo impegno contro il Vietnam, per le donne e per l'ambiente. (la Repubblica)

Jane Fonda: età, figli e malattia dell’attrice statunitense nota per essere anche un’attivista e in passato modella. Ha partecipato al Festival di Cannes di quest’anno e ha raccontato un retroscena sull’attore Robert Redford. (Tag24)

L’ultima lotta riguarda il cambiamento climatico, ma nella vita di Jane Fonda, protagonista ieri al Festival di un incontro aperto a un pubblico entusiasta e intergenerazionale, combattere, credere nelle proprie idee, trasmetterle agli altri, è regola di vita applicata fin dagli esordi, quando era una fantastica bionda, figlia d’arte, spregiudicata e ribelle: «Oltre al lavoro e alla carriera, per me ci sono sempre state tante altre cose, non mi sono mai sentita parte del meccanismo hollywoodiano, per andare avanti c’è bisogno di significati». (La Stampa)

Un delle esperienze più traumatiche ha riguardato la lavorazione di Joy House, film del 1964, durante il quale il regista René Clément le chiese […] (Lega Nerd)