Covid: Gb, variante Delta accelera ma vaccini efficaci

La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Accelera il rimbalzo dei contagi Covid alimentati dalla variante Delta (ex indiana) nel Regno Unito: lo confermano i dati di Public Health England (Phe) stando ai quali nell'ultima settimana censiti vi sono stati quasi 76.000 casi stimati, concentrati in Inghilterra e Scozia, dove rappresentano ormai il 99% del totale, con un aumento del 79% rispetto ai 7 giorni precedenti.

Uno studio aggiornato della stessa Phe porta peraltro al 75% l'efficacia media dei vaccini esistenti (analoga per Pfizer e AstraZeneca) contro i ricoveri ospedalieri già dopo una sola dose: senza distinzioni fra contagi da variante Delta o Alfa (ex inglese)

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altre fonti

“Dati più recenti provenienti da Inghilterra e Scozia hanno dimostrato un’efficacia del vaccino del 92% contro il ricovero della variante Delta, precedentemente chiamata indiana”, ha concluso l’azienda “Real World Evidence ha costantemente mostrato una riduzione superiore al 90% delle malattie gravi e dei ricoveri causati da Covid-19” dopo la somministrazione del vaccino sviluppato in partnership con l’Università di Oxford. (L'HuffPost)

La giovane tornava dall’Inghilterra, da un zona con un’alta percentuale di casi. “Si tratta di un evento ampiamente sotto controllo – dice il professor Fabio Tramuto, che dirige il laboratorio regionale – e in questo momento non preoccupa. (Grandangolo Agrigento)

In secondo luogo, in Italia il vaccino prevalente è Pfizer (che copre circa il 70% del totale dei vaccinati) mentre nel Regno Unito prevale AstraZeneca il quale è meno efficace sulla variante Delta. Al momento, infatti, in Gb mancano ancora da vaccinare circa 15 milioni di giovani adulti su una popolazione totale di 68 milioni”. (Livesicilia.it)

Vaccino, vaccino, vaccino e le misure che abbiamo imparato ancora e ancora da mantenere: mascherine, distanziamento sociale e igiene delle mani. Non dobbiamo rallentare, non dobbiamo scoraggiarci, non dobbiamo pensare che il vaccino non serva perché ci sono le varianti. (Il Fatto Quotidiano)

I rischi connessi alla parziale protezione possono assumere ulteriore pericolosità in contesti epidemiologici caratterizzati da elevata circolazione di varianti quali la variante Delta”. (LaPresse)

A farlo sapere è la Fondazione Gimbe nel suo monitoraggio indipendente relativo alla settimana 9-15 giugno 2021. Tracce della sua diffusione sono stati rilevati anche dal database internazionale Gisaid: rispetto ai sequenziamenti su campioni raccolti dal 19 maggio al 16 giugno, su 881 sequenze depositate, 57 (6,5%) corrispondono alla variante Delta. (TIMgate)