Diversi non solo nel sesso: guida SIP a differenze di genere in pediatria

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Per aiutare i genitori a orientarsi la Società Italiana di Pediatria, in occasione del 77° Congresso Italiano di Pediatria, in corso a Sorrento, ha diffuso la prima Guida sulle differenze di genere nell'infanzia e nell'adolescenza.

Il sistema immunitario, ad esempio, funziona diversamente nei maschi e nelle femmine: nel sesso femminile è infatti più "efficiente".

Nei maschi, inoltre, il rischio di tubercolosi è doppio rispetto alle femmine, maggiore è anche la suscettibilità all'infezione da virus dell'epatite B. (Yahoo Notizie)

Ne parlano anche altri media

I neonati e lattanti maschi sono più suscettibili alle infezioni respiratorie, mentre dall'altro canto la maggiore reattività del sistema immunitario nelle femmine può sfociare nella comparsa di autoimmunità. (ilmessaggero.it)

Perché i bambini e le bambine sono diversi. Le ragioni della differenza di genere nei confronti delle malattie non si conoscono. Le risposte immunitarie più intense nelle femmine rispetto ai maschi sarebbero anche alla base di una diversa risposta immunitaria ai vaccini. (la Repubblica)

Con l'intento di aiutare i genitori a orientarsi nei confronti dell'approccio di genere in medicina, la Società italiana di pediatria (Sip), in occasione del 77esimo congresso a Sorrento, ha presentato la prima Guida sulle differenze di genere in età pediatrica. (Sky Tg24 )

Tuttavia, al momento, non esistono differenze nell’approccio al trattamento dei soggetti con ASD in relazione al genere Tali differenze di genere sono oggetto di analisi e in futuro potrebbero condure alla “vaccinologia di genere”. (La Stampa)

Il sistema immunitario, ad esempio, funziona diversamente nei maschi e nelle femmine: nel sesso femminile è infatti più “efficiente”. Tra i disturbi adolescenziali, quelli del comportamento alimentare sono stati considerati per lungo tempo patologie prevalentemente femminili, con un rapporto maschi – femmine di 1 a 10. (Agenzia askanews)

Il sistema immunitario funziona diversamente nel maschio e nella femmina. Tuttavia, al momento, non esistono differenze nell’approccio al trattamento dei soggetti con ASD in relazione al genere (La Stampa)