La proboscide dell'elefante ispira nuovi robot manipolatori

L'estremità sarà ricca di sensori per garantire un'interazione fine con oggetti piccoli e delicati.

I ricercatori studieranno l'anatomia di una proboscide particolare, quella dell'elefante africano di savana (Loxodonta africana), di cui un esemplare è conservato all'Università di Ginevra.

La proboscide sarà esaminata con tecniche di microscopia episcopica ad alta risoluzione e la sua struttura sarà ricostruita per la prima volta in dettaglio in 3D. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Forte, agile, sensibile e versatile: la proboscide dei pachidermi diventa fonte di ispirazione per una nuova generazione di robot manipolatori, con sensori e attuatori innovativi in materiali soffici, che in futuro potranno essere usati nell'industria manifatturiera e alimentare, così come nell'assistenza di anziani e disabili. (Tiscali.it)

La proboscide robotica sarà poi ricoperta da una pelle artificiale ispirata alla pelle rugosa dell'elefante, sensibile e resistente a condizioni ostili quali alte temperature e polvere. (inToscana)

La proboscide artificiale sarà rivestita da una pelle, anch’essa artificiale, la cui struttura si ispirerà a quella rugosa degli elefanti: sensibile ma resistente alle alte temperature e alla polvere. (Lega Nerd)

Il ruolo della Scuola Sant'Anna. (Qui News Pisa)

Non solo perché la proboscide robotica verrà ricoperta da una sorta di pelle artificiale, che intende simulare la pelle rugosa dell'elefante, particolarmente sensibile e resistente a condizioni difficoltose, come le alte temperature. (Sky Tg24 )