Cosa cambia dal 1° luglio per le partite Iva: tutte le novità

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Di conseguenza, sono escluse le partite Iva in regime forfettario con ricavi e compensi annui inferiori a questa soglia

Obbligo di fattura elettronica per i forfettari. Dal 1° luglio 2022 inizia una vera e propria rivoluzione per le partite Iva in regime forfettario con il passaggio dall’analogico al digitale, cioè con l’obbligo di fattura elettronica.

Dal 1° luglio 2022 entrano in vigore tante novità per le partite Iva: tra gli obblighi più importanti c’è senza dubbio quello di fatturazione elettronica per i forfettari, ma anche le sanzioni in caso di mancata accettazione di un pagamento tramite pos. (Money.it)

La notizia riportata su altri media

Scatta domani, 1° luglio, l’obbligo di fatturazione elettronica a nuove categorie di soggetti titolari di partita Iva finora esclusi, in linea con quanto stabilito dal Decreto Pnrr 2. Secondo lo studio, circa l’83% dei professionisti coinvolti dalla nuova normativa emette fino a 50 fatture l’anno; il 10,5% fino a 100 e solo il restante 6,5% supera le 100 (CorCom)

Interessante il dato che sottolinea come i più favorevoli alla nuova normativa siano i giovani (18-34 anni), mentre, al contrario, i meno propensi appaiono gli over 55. Ad indagare a riguardo è la nuova indagine Nielsen commissionata da Aruba, il principale cloud provider italiano e leader nei servizi di data center, web hosting, e-mail, Pec e servizi certificati, tra cui la fatturazione elettronica. (La Sicilia)

Ascolta la versione audio dell'articolo. 3' di lettura. Dopo nove mesi di regime transitorio, dal 1° luglio sarà operativo il trattato tra l’Italia e San Marino che introduce la fattura elettronica nell’interscambio di beni tra i due Paesi. (Il Sole 24 ORE)

Come comprendere se si tratta di prestazioni da certificare o meno? 36 , pubblicato in Gazzetta Ufficiale 100 del 30 aprile 2022, a partire da oggi 1° luglio 2022 i soggetti in regime di vantaggio di cui all'articolo 27, commi 1 e 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. (Fiscal Focus)

Le partite Iva che applicavano il regime ordinario devono riscontrare l’importo dei 25mila euro applicando il principio di competenza. Poi dal gennaio 2024 toccherà anche a tutti gli altri che ricadono nella categoria delle partite Iva “micro”, che non arrivano a 25mila euro annui. (ilmessaggero.it)

Per molti professionisti è un nuovo grattacapo da risolvere. Ecco cosa sapere per non fare passi falsi. (La Stampa)