Superbonus al 70%, le novità 2024. Previsto un fondo per i redditi bassi

FiscoOggi INTERNO

A partire dal 1° gennaio 2024 il Superbonus si riduce al 70%, nel 2025 scenderà al 65%. Sanatoria per i lavori non completati entro lo scorso 31 dicembre. Istituito, inoltre, un fondo povertà per i redditi con Isee sotto i 15mila euro destinato a compensare la differenza tra la precedente aliquota del 110% e quella attuale fissata nella misura del 70% ma solo se i lavori entro il 31 dicembre 2023 hanno raggiunto uno stato di avanzamento pari al 60 per cento. (FiscoOggi)

Su altre fonti

Che aggiunge: «Siamo a poche ore dalla fine dell'anno: decidere e dire queste cose il 29 dicembre non ha senso, non va bene. Ci volevano notizie chiare un mese fa, così aziende e condomini avrebbero avuto il tempo per organizzarsi: non si chiedeva una proroga, ma speravamo in un provvedimento diverso, anche nella tempistica». (l'Adige)

È questa la misura inserita nel Dl cosiddetto "Salva spese" (Dl 2012 del 2023), concepita dall'Esecutivo per evitare contenziosi relativamente ai cantieri del superbonus in corso. (professioneArchitetto)

«Rischiamo di penalizzare le imprese e le famiglie più corrette. Le prime impressioni a caldo in provincia sulle misure previsto per il Superbonus arrivano dall’Ance Siena, l’associazione nazionale dei costruttori e dal suo presidente Giannetto Marchettini. (SIENA FREE)

"Chi beneficerà veramente della proroga? - chiede Carmelo Finocchiaro, presidente Confedercontribuenti -. Ne potranno usufruire solamente i singoli cittadini, e dunque chi possiede una villa unifamiliare? Oppure la proroga varrà anche per i condomini? O forse ci saranno alcuni condomini che otterranno la proroga, e altri che invece che dovranno trovare un modo per portare a termine i lavori con il bonus del 70%? Tutta questa vicenda sembra una commedia napoletana degna dell'asse Garbatella-Padania. (idealista.it/news)

La stima del valore degli interventi da completare in Veneto è di 855 milioni di euro: soldi dei privati e delle famiglie, certo, ma anche delle imprese che devono essere pagate. (Corriere della Sera)

Salva l’agevolazione al 110% anche per chi ha fatto lo sconto in fattura o la cessione del credito su tutti i lavori certificati entro dicembre 2023. Per i redditi più bassi, con Isee sotto i 15mila euro e che abbiano raggiunto entro il 31 dicembre di quest’anno il 60% dei lavori, il Fondo di povertà compenserà la differenza tra il 70% di agevolazione prevista dal primo gennaio e il 110%. (CremonaOggi)