Saluto romano per commemorare i gerarchi fascisti a Dongo

Il Messaggero Veneto INTERNO

Sotto una pioggia battente, e con in sottofondo il coro dei contestatori, anche quest'anno a Dongo (Como) si è tenuta la breve commemorazione dei sedici gerarchi fascisti fucilati sul lungolago il 28 aprile del 1945. Una settantina i nostalgici neofascisti che, in giubbotto nero, hanno depositato davanti alla ringhiera del lungolago una rosa per ogni gerarca ucciso: al termine, hanno fatto il saluto romano (Il Messaggero Veneto)

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Manifestazione dell’Anpi, questa mattina, a Dongo in risposta alle commemorazioni neofasciste di Benito Mussolini e dei gerarchi tra il paese (video sotto) e Giulino di Mezzegra. (ComoZero)

Sulla spalletta del lungo lago i neofascisti hanno deposto 15 rose rosse, una per ogni giustiziato; alle loro spalle un ingente cordone di polizia divideva piazza Paracchini da diverse centinaia di antifascisti e dai militanti dell’ANPI che durante la commemorazione hanno intonato “Bella ciao”. (ilmessaggero.it)

Da un paio d’anni l’organizzazione non è più nelle mani degli Arditi d’Italia sezione di Ravenna, come avveniva da molto tempo, ma di Angela Di Marcello a titolo personale, responsabile del servizio che un gruppo di volontari svolge alla cripta di Benito Mussolini, su incarico delle pronipoti del duce Orsola e Vittoria Mussolini. (il Resto del Carlino)

Come ogni anno, questa mattina i nostalgici dell’epoca fascista, in tutto venti persone, si sono dati appuntamento al cimitero cittadino per commemorare Benito Mussolini, Roberto Farinacci e i caduti della Repubblica di Salò. (CremonaOggi)

Nel frattempo duecento persone hanno partecipato a una manifestazione organizzata contro questo evento. (Fanpage.it)

In mezzo ai due gruppi - dopo aver bloccato il traffico sulla Statale Regina per qualche minuto - forze dell'ordine a presidiare e controllare che non ci fossero incidenti. Canti e fischi contro i nostalgici, striscioni e bandiere. (CiaoComo)