Il Belgio si aggrappa a Courtois e alla rete di Batshuayi

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Il Belgio si presenta senza il suo totem d’attacco Lukaku, ancora infortunato, affidandosi a Batshuayi e De Bruyne, mentre Eden Hazard indossa con orgoglio la fascia di capitano. Nessun timore reverenziale invece per il Canada che, nonostante un’assenza di ben trentasei anni dall’ultimo mondiale, si presenta al cospetto della squadra medaglia di bronzo a Russia 2018 con una bella foga, appoggiandosi agli sprint a perdi fiato di Alphonso Davies. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altre testate

Nel post partita di Belgio-Canada, gara in cui la nazionale nordamericana ha dimostrato grande carattere uscendo sconfitta solo di misura, il commissario tecnico John Herdman ha parlato della prestazi (TUTTO mercato WEB)

Il Belgio di Roberto Martinez , privo di Romelu Lukaku , fa il suo esordio al Mondiale in Qatar vincendo in maniera sofferta contro il Canada con il risultato finale di 1-0 . A realizzare il gol decisivo ci ha pensato proprio il sostituto del belga dell’Inter, Batshuayi , sfruttando l’assist di Alderweireld al 44'. (Tuttosport)

Ad LE PAGELLE DEL BELGIO (Eurosport IT)

Certo che in questo modo quasi tutto rischia di essere appeso a De Bruyne e alla sua voglia di giocare, invece che di discutere. Il baricentro è più basso, magari anche per proteggere una linea difensiva che in velocità rischierebbe di essere bucata. (fcinter1908)

Il Belgio vola in testa al Girone F con 3 punti. A 1 Croazia e Marocco, ultimo a 0 il Canada. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il meraviglioso calcio genuino del Canada non ha avuto un premio se non l’amore della sua gente attorno, che aveva organizzato un esodo di massa da una nazione che per il pallone non ha mai provato un minimo interesse: vuoi mettere con il lacrosse? Ma la sfera magica ha conquistato anche quelle terre smisurate e disabituate: non s’era ancora vista, in questa Coppa del mondo, una squadra giocare con una tale passione, con lo slancio emozionato del calcio ancestrale, con lo stessa partecipazione emotiva con cui tutti avevano cantato l’inno, a cominciare dall’allenatore Herdman, che non è nemmeno canadese ma inglese. (la Repubblica)