Vino, via libera all’asporto fino alle 22 dalle enoteche

L'Arena ECONOMIA

Una forte espansione grazie alla quale si sono creati nuovi posti di lavoro e opportunità per i giovani, oltre a nuove figure professionali specializzate

Le enoteche in Veneto sono 713, numero che fa guadagnare alla nostra regione il primo posto in Italia (7.300).

Il via libera all’asporto fino alle 22 dalle enoteche o dagli esercizi di commercio al dettaglio di bevande, fermo restando il divieto al consumo sul posto, restituisce un po’ di fiducia a un settore che ha risentito delle limitazioni negli orari e nei servizi, mentre negozi alimentari e supermercati ai quali è consentita la vendita del vino sono sempre rimasti aperti. (L'Arena)

Ne parlano anche altre fonti

Una tendenza che – precisa la Coldiretti – va sostenuta ed incoraggiata nel rispetto delle norme di sicurezza. A pesare è stata anche la chiusura dei ristoranti italiani all’estero dove il vino italiano è il più esportato nel mondo ma ha subito nel corso del 2020 un calo del 3% nelle bottiglie spedite all’estero. (Maremmanews)

“Da sabato, dunque – prosegue il consigliere – questi esercizi commerciali saranno, giustamente, equiparati, dunque, ai normali negozi di alimentari o supermercati che non erano stati interessati dal divieto. (LuccaInDiretta)

Siamo ben contenti che la filiera del vino anzi, dei nostri grandi vini delle terre di Siena possa ricominciare, seppur timidamente, ad avere nuovi sbocchi commerciali. (RadioSienaTv)

E’ quanto afferma la Coldiretti Lombardia, anche alla luce de necessario chiarimento sollecitato dal presidente nazionale Coldiretti Ettore Prandini, commentando il nuovo DPCM varato dal presidente del Consiglio Mario Draghi dopo che quello precedente del 14 gennaio aveva vietato dopo le ore 18:00 la vendita con asporto. (La Voce)

Roma, 5 mar. (LaPresse) – Giovedì 18 marzo il premier Mario Draghi sarà in visita a Bergamo per partecipare alle celebrazioni in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus. (LaPresse)

La filiera del vino, infine, confermando piena e totale disponibilità al dialogo costruttivo con il nuovo governo, torna a sostenere la necessità di fare un passo in avanti anche sul fronte della ristorazione, valutando la possibilità di apertura bar e ristoranti anche a cena nelle Regioni in zona gialla e per il pranzo in quelle in zona arancione” (IlCuoioInDiretta)