Dollaro ai massimi da 3 settimane dopo pubblicazione minute Fed

Agenzia askanews ECONOMIA

Roma, 18 ago. (askanews) – Il dollaro è salito ai massimi da tre settimane allindomani della pubblicazione delle minute della riunione della Federal Reserve di luglio, che hanno indicato che i tassi di interesse statunitensi resteranno più alti più a lungo per ridurre l’inflazione. La sterlina è scesa brevemente al di sotto del livello di …

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Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 224,09 punti (-0,66%), lo S&P 500 cede 33,63 punti (-0,78%), il .Nasdaq Composite e' in calo di 125,24 punti (-0,96%). Il Nasdaq Composite, ieri in leggero calo, ha recuperato il 23,1% dai minimi di meta' giugno, ma resta in calo del 16,3% dall'inizio dell'anno. (Il Sole 24 ORE)

Il dollar index si muove in rialzo dello 0,14% a quota 106,7 (Teleborsa) - Il dollaro scambia ai massimi in tre settimane contro l'euro dopo la pubblicazione dei verbali dell'ultimo meeting della Banca centrale americana, dai quali emerge che ci potrebbero essere tassi alti per un lungo periodo per combattere l'inflazione. (Finanza Repubblica)

Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro Usa, aggiungendo che numero di sussidi continuativi al 6 agosto è aumentato di 7mila unità a quota 1,437 milioni Disoccupazione migliore delle stime. Sul fronte macro intanto le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione nel Paese sono calate di 2mila unità a quota 250mila, meno delle 260mila stimate dal consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal. (Milano Finanza)

Una volta raggiunta questa soglia, andrebbe mantenuta e non tagliata rapidamente, ha aggiunto l'economista. Nei verbali dell'ultima riunione, diffusi ieri sera, non sono emerse indicazioni per l'entità del prossimo meeting. (Teleborsa)

Per il mercato c’è un 60% di possibilità circa che il ritocco sarà dello 0,5%, il restante 40% prevede un ritocco dello 0,75%. Per questo, nel futuro dovrà arrivare un rallentamento nei rialzi dei tassi, che però, al momento, non è certo previsto per settembre (Altroconsumo)

(Teleborsa) - Ildopo la pubblicazione dei, dai quali emerge che ci potrebbero essere tassi alti per un lungo periodo per combattere l'inflazione. "In altre parole, lae non ci sono stati collegamenti di forza del dollaro che deprimono alcun settore nell'economia statunitense", aggiungono. (Teleborsa)