Covid 19: ecco cosa ci aspetta fino a gennaio. La posizione del governo

MeteoWeek INTERNO

Sono quelle che al proprio interno contengono come riferimento temporale della loro efficacia la cessazione dello stato di emergenza.

Dalla proroga (eventuale) dello stato di emergenza alla gestione dello smart working, dagli effetti della riapertura delle scuole agli stadi: ecco tutto quello che deve gestire il governo di qui a gennaio.

Come primo step, bisognerà lavorare alla proroga delle ordinanze dirette, quelle che appartengono alla natura stessa del stato di emergenza. (MeteoWeek)

Se ne è parlato anche su altre testate

LEGGI ANCHE Covid a Napoli, la mappa dei contagi. Inoltre resterà nei poteri del governo imporre controlli sanitari supplementari per chi arriva da paesi ritenuti a rischio. (Il Mattino)

La probabile proroga per lo stato d’emergenza fino al 31 dicembre. La notizia del giorno, come riportato da Today, è la quasi certa proroga per lo stato d’emergenza fino al 31 dicembre. Il fatto che si siano esposti solo alcuni governatori, evidenzia che eventuali chiusure, allo stato attuale, siano concepibili solo su base locale. (Bufale.net)

Questa prevede l’accordo individuale con il singolo lavoratore come condizione per ricorrere allo smart working. Il governo sta pensando ad una proroga dello stato di emergenza, attualmente in vigore fino al 15 ottobre: nell’attesa di conoscere i termini del prolungamento, vediamo quali effetti potrebbe avere sui lavoratori e sulle persone provenienti dall’estero. (Notizie.it )

Secondo lui, infatti, solo in questo modo sarebbe possibile colmare le lacune del sistema sanitario nel nostro Paese. 26 settembre 2020 a. a. a. Lo stato di emergenza deve essere prolungato. (Liberoquotidiano.it)

Tuttavia, l’ultimo dpcm è valido fino al 7 ottobre, motivo per il quale il Governo vuole subito posticipare tale situazione di emergenza prima della scadenza. “Va ricordato a tutti che grazie al lungo lockdown, oggi siamo considerati uno dei paesi più sicuri al mondo. (DailyNews 24)

Invita comunque tutti al rispetto della privacy, anche perché “ci sono positivi con cariche virali bassissime, non in grado di infettare. Ma soprattutto consegna un messaggio pericolosissimo ai cittadini: ‘Se ne può fare a meno’. (L'HuffPost)