Kinds Of Kindness è la summa del pensiero di Yorgos Lanthimos

Kinds Of Kindness è la summa del pensiero di Yorgos Lanthimos

C’è un concetto che in maniere diverse e con conseguenze diverse ricorre in molti film di Yorgos Lanthimos: la maniera in cui le nostre società sono organizzate, il set di regole che amo per relazionarci, è totalmente arbitrario. Per questa ragione spesso nei suoi film inventa altre regole, paradossali, che portano agli stessi esiti, cioè che vessano o liberano i personaggi in modi che riconosciamo esistere anche nella nostra di società. (WIRED Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il nuovo film del greco Yorgos Lanthimos, due ore e quarantacinque minuti di durata, in realtà sono tre film in uno. Tre mediometraggi, tre racconti indipendenti tra loro, accomunati dal fatto di essere interpretati tutti dagli stessi attori (Emma Stone, Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley, Hong Chau e Mamoudou Athie), da una sorta di personaggio senza voce né nome (ci sono solo le iniziali, R. (ComingSoon.it)

Un impiegato soddisfa tutti i desideri del suo capo, ma quando si rifiuta di uccidere un uomo viene licenziato. Una biologa marina torna dal marito dopo che era stata data per morta, ma l’uomo non è convinto che sia davvero lei. (Best Movie)

Nel cast anche Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley e Hong Chau. (Ciak Magazine)

Cannes 2024, l'atteso Kinds of Kindness di Lanthimos è un passo indietro rispetto al suo bellissimo Povere Creature

Si tratta di un lungometraggio diviso in tre atti: nel primo episodio, un uomo cerca di prendere il controllo di un’esistenza che sembra totalmente predeterminata; nel secondo, un poliziotto non riconosce la moglie, tornata a casa dopo un periodo passato in ospedale; nel terzo, una donna è determinata a trovare una persona specifica dotata di abilità straordinarie. (Il Sole 24 ORE)

Ormai è un fatto: quando Emma Stone incontra Yorgos Lanthimos, si innescano scintille, personaggi, storie. La prima volta è accaduto nel 2018 con La favorita: ritratto in costume, anno 1708, in cui, da sguattera, cerca di ringraziarsi a corte la Regina Anna di Gran Bretagna (interpretazione che la portò alla nomination all’Oscar come attrice non protagonista). (Milleunadonna.it)

Interpretato da un quartetto di star guidate dall’ormai sodale Emma Stone e formato da Jesse Plemons, Willem Dafoe e Margaret Qualley, il film di ben 2h e 45’ si presenta strutturato in tre episodi, quasi fossero film autonomi, connessi tra loro, oltre che dagli attori in diversi ruoli, dai temi cari al regista greco, ovvero il controllo sugli esseri umani, i “sacrifici”e le menomazioni del corpo, il gioco di potere condotto attraverso un’infernale spirale di cinismo. (Il Fatto Quotidiano)