Covid, FDA: ok a terza dose Pfizer per gli over 65

ilmessaggero.it ECONOMIA

1 Minuto di Lettura. Giovedì 23 Settembre 2021, 09:30. . . . (Teleborsa) - La Food and Drug Administration (FDA), l'agenzia Usa preposta al controllo dei farmaci, ha autorizzato la terza dose del vaccino Pfizer per le persone dai 65 anni in su e per quelle fragili, ossia ad alto rischio di contrarre forme severe di Covid-19 o di gravi complicazioni.

L'agenzia ha seguito le raccomandazioni date nei giorni scorsi dal suo comitato di esperti indipendenti. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Richiedete che i trial sulla terza dose siano sufficientemente estesi così da trovare una riduzione dei ricoveri ospedalieri. 16 voti contrari e 2 favorevoli al booster ovvero l’agenzia non ha approvato la terza dose di richiamo per gli over 16 anni (ArezzoWeb)

A produrla sarà il colosso statunitense Pfizer, già produttore del vaccino. Una nuova freccia nell'arco alla lotta al Covid che punta a coinvolgere la platea di quanti temono il vaccino e potrebbe rappresentare la spallata finale alla pandemia. (ilmessaggero.it)

Questo è vero ma, come abbiamo discusso in passato su Facta, non dimostra nessuna pericolosità dei vaccini. Secondo l’articolo, dei «nuovi documenti» ottenuti dal sito TrialSite News dimostrerebbero che la Pfizer avrebbe saltato dei test fondamentali per garantire efficacia e sicurezza del vaccino contro la Covid-19. (facta.news)

Anche la Società Italiana di Pediatria (Sip) ha dichiarato il diritto dei bambini sotto i 12 anni al vaccino contro il Covid per tutelare la loro salute. L’Fda si è impegnata ad analizzare rapidamente i dati, auspicando di poter autorizzare in poche settimane il vaccino ai bambini in questa fascia di età. (Corriere della Sera)

Ok della Fda alla terza dose per over 65, fragili e categorie professionali a rischio. Man mano che impariamo di più sulla sicurezza e sull'efficacia dei vaccini Covid, compreso l'uso di una dose di richiamo, continueremo a valutare la scienza in rapida evoluzione e a tenere informato il pubblico” (Quotidiano Sanità)

«Gli studi confermano che la terza dose aiuta nei casi di pazienti immunodepressi», ha detto Cavaleri, e che «gli effetti di immunizzazione declinano nel tempo». La priorità per la salute pubblica, però, resta «completare il ciclo vaccinale per chi non lo ha ancora fatto» (La Stampa)