Covid, i dati Gimbe: diminuiscono i nuovi casi in Sicilia (-1,5%)

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Lo rende noto il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe con analisi su andamento epidemia (nuovi casi, nuove varianti, reinfezioni, testing, ospedalizzazioni e decessi) e vaccini (somministrazioni, nuovi vaccinati, persone non vaccinate, fascia 5-11, terze e quarte dosi, efficacia, nuovi vaccini). Nella settimana dal 14 al 20 settembre in Sicilia si registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi da Covid 19 per 100 mila abitanti (455) e si evidenzia una diminuzione dei nuovi casi (-1,5%) rispetto alla settimana precedente. (ilSicilia.it)

Ne parlano anche altri giornali

I casi di coronavirus tornano ad aumentare, per quanto (per ora) in maniera lieve. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 14-20 settembre 2022, rispetto alla precedente, un incremento di nuovi casi dell'11,3% e una diminuzione dei decessi, -12,8%. (Today.it)

Inversione di tendenza per la curva dei contagi da Covid: dopo 4 settimane di calo, negli ultimi sette giorni c’è un incremento dei casi dell’11,3%, in controtendenza invece i ricoveri ordinari, le terapie intensive ed i decessi che continuano a calare. (L'Eco Vicentino)

Di questi quasi 5,71 milioni sono persone attualmente vaccinabili pari al 9,9% della platea (dal 7,2% del Lazio al 13,6% della Valle D'Aosta) mentre 1,11 milioni sono cittadini temporaneamente protetti in quanto guarite dal Covid da meno di 180 giorni, pari all'1,9% della platea (dall'1,3% della Valle D'Aosta al 2,9% delle Marche) (Tuttosport)

In Italia sono 6,81 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino anti Covid di cui quasi 5,71 milioni attualmente vaccinabili, pari al 9,9% della platea (dal 7,2% del Lazio al 13,6% della Valle D'Aosta) e 1,11 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da meno di 180 giorni, pari all'1,9% della platea (dall'1,3% della Valle D'Aosta al 2,9% delle Marche). (La Sicilia)

Nonostante i proclami fatti nelle scorse settimane dal direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus sulla fine vicina del coronavirus, i numeri registrati nelle ultime settimane nel nostro Paese non lasciano indifferenti gli esperti che lanciano un chiaro grido d’allarme su ciò che potrebbe succedere con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno in ottica contagi. (QuiFinanza)

“L’emicrania con aura non è un semplice mal di testa passeggero – prosegue il dott. Tutto ciò risulta molto problematico per l’intero sistema socio-sanitario dal momento che l’emicrania colpisce soprattutto la fascia di popolazione in età produttiva (Quotidiano di Ragusa)