Mirafiori tra sciopero a Torino e rassicurazioni di Tavares: la situazione dell’impianto

QuiFinanza ECONOMIA

I sindacati hanno organizzato uno sciopero di otto ore, con una manifestazione che ha portato in piazza a Torino 12mila persone, per protestare contro la situazione in cui si trova l'impianto Stellantis di Mirafiori. Lo stabilimento ha segnato per anni la città piemontese, dando lavoro a migliaia di persone tra dipendenti e indotto. Negli ultimi anni però Stellantis ha progressivamente ridotto il suo impegno in Italia (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre fonti

Per comprendere la crisi strutturale, ogni giorno più grave, che affronta Mirafiori iniziamo dai numeri. La parte del leone l’ha fatta ancora la Fiat 500 elettrica, che con 11.360 auto prodotte ha coperto il 90 per cento dei volumi dello stabilimento, il resto è rappresentato dalle produzioni Maserati con 1.320 unità. (il manifesto)

Il nuovo stop collettivo - spiega la Fismic Confsal - arriva dopo la cassa integrazione già è in corso per i 1.260 lavoratori della 500 elettrica e il contratto di solidarietà in vigore fino a dicembre a rotazione per i 960 dipendenti della linea della Maserati. (Tiscali Notizie)

Un settore sempre più ai margini dell’agenda politica Delegazione lecchese scesa in campo per difendere Mirafiori e più in generale le fabbriche automotive, presenti anche a Lecco (Lecconotizie)

Al centro ci sono sempre Torino e le storiche attività industriali legate all'auto. Dalla marcia dei 40.000 (quadri) del 1980 alla marcia del 10-12.000 (operai, ma anche quadri e altri) del 2024. (ilGiornale.it)

«L’Italia tornerà ad essere uno dei principali produttori di automobili in Europa perché noi abbiamo un sistema gli altri Paesi ci invidiano: centri di ricerca, di design ed una tradizione come grandi produttori di auto e abbiamo nel contempo il più importante e significativo indotto per quanto riguarda la componentistica che non solo rifornisce Stellantis e i suoi stabilimenti, ma produce spesso per le altre case automobilistiche che realizzano i loro prodotti in altri Paesi europei o altre parti del mondo. (Nordest Economia)

Sciopera Torino, i sindacati la rivogliono capitale dell’auto. Non scartano anche l’idea di una fabbrica di auto elettriche cinesi in Italia. Carlos Tavares è il primo nemico di questa ipotesi. L’amministratore delegato di Stellantis minaccia: «La concorrenza cinese potrebbe far chiudere dei siti» del suo gruppo automobilistico in Italia. (Avanti Online)