Il piano segreto di Boris Johnson per dividere l’Ucraina da Russia e Ue: il Commonwealth europeo

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Dati, fatti e opinioni forti: le sfide della settimana per l’economia e i mercati in un mondo instabile

Ma proprio questi silenzi a tratti surreali e l’assenza dell’ospite di Kiev hanno messo a nudo la tensione strisciante fra l’Ucraina e alcuni dei principali Paesi dell’Unione.

Il primo ministro britannico Boris Johnson. Martedì a Davos era prevista la serata di più alto profilo per l’Europa.

Dalla visita del premier di Londra a Kiev i colloqui sarebbero continuati e il corteggiamento britannico verso l’Ucraina si starebbe facendo sempre più pressante e circostanziato. (Corriere della Sera)

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Zelensky propone di affidare una regione a ogni Stato europeo: un affare da 500 miliardi che può rilanciare l’economia continentale. Scatta la gara a ricostruire l’Ucraina: Boris Johnson “prenota” Kiev (La Stampa)

E Johnson ne è ben conscio, scegliendo di puntare su quei Paesi che, giocoforza, saranno in futuro in polemica con Bruxelles per le linee restie sullo zelo antirusso Nelle intenzioni di Johnson la somma tra il suo “Commonwealth Europeo” e l’Alleanza Atlantica sarebbe naturale. (InsideOver)

A rivelarla è stato il Corriere della Sera, citando “alcune persone a conoscenza dei colloqui e presenti in questi giorni al World Economic Forum di Davos” La Russia avanza, l’Ucraina arretra e chiede più impegno all’Europa. (L'HuffPost)

Cercano una breccia tra Paesi che si sentono più tutelati dagli Usa che dalla Ue, offrono l’ombrello nucleare a Svezia e Finlandia. L’Efta era un format di integrazione commerciale con obiettivi più circoscritti rispetto al piano politico e militare del premier britannico (Corriere della Sera)