I virologi come tronisti e letterine: nuovi protagonisti della tv

La politica si è buttata a pesce su questi nuovi influencer col camice bianco.

Ad oggi il nostro paese ha una media inferiore alla Romania, alla Slovenia e alla Danimarca, tanto per non citare le inavvicinabili Israele e Regno Unito

Hanno scalzato, a forza di previsioni apocalittiche, tronisti, letterine e belloni di ogni specie.

Ad oggi, secondo i nostri studi, non è possibile affermare che la variante inglese sia più letale”. (Corriere dell'Umbria)

La notizia riportata su altri media

Il virologo Roberto Burioni ha annunciato su Twitter che la mamma di 91 anni ha ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid a Cattolica, in Romagna. Risiede a Rimini e si è vaccinata a Cattolica. (RagusaNews)

Poi, che ad alcuni medici piaccia il ruolo pubblico di beccamorti e iettatori, questo fa parte del libero arbitrio di ciascuno. Se c’è un lockdown da fare, il solo che urge da tempo, è al cervello già bloccato dei virologi superstars che inneggiano all’immobilismo totale. (Imola Oggi)

È una delle prestazioni peggiori al mondo. Lo scienziato cita un estratto di un articolo pubblicato su Nature Italy, in cui si legge: “L’Italia sequenzia attualmente 1,3 campioni di virus ogni 1000, e impiega un tempo medio di circa due mesi per caricare i dati in archivi pubblici come Gisaid. (L'HuffPost)

Risiede a Rimini e si è vaccinata a Cattolica. Nessun effetto collaterale ma solo tanta gioia: "Con piacere annuncio che mia mamma Elvira, anni 91 a maggio e qualche acciacco dovuto all'età, si è vaccinata con la prima dose contro COVID-19 due giorni fa. (Corriere dello Sport.it)

“Con piacere”, scrive il docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, “annuncio che mia mamma Elvira, anni 91 a maggio e qualche acciacco dovuto all’età, si è vaccinata con la prima dose contro Covid-19 due giorni fa. (Il Fatto Quotidiano)

Così il virologo Roberto Burioni su Twitter, dove riporta un estratto di Nature Italy. Come non cercavamo il virus lo scorso anno” Di. “Se volete preoccuparvi per le varianti ecco un concreto motivo: non le cerchiamo, così come non cercavamo il virus il febbraio scorso”. (Orizzonte Scuola)