Macron rilancia, «risposte forti all'onda verde»

Corriere del Ticino ESTERI

E Macron non si fa pregare per far capire che gli ultimi due anni del mandato saranno all’insegna dell’ecologia, e arriva ad annunciare un referendum per inserire i principi ambientali nella Costituzione.

A Marsiglia, altra città diventata per la prima volta Verde, il candidato Lrem Yvon Berland era stato ridicolizzato al primo turno con l’1,53%.

Yannick Jadot, leader di Eelv (Europe Ecologie Les Verts), è stato chiaro: «Nessuno di noi entrerà al governo». (Corriere del Ticino)

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Resta da vedere se rassegnerà le dimissioni dalla carica di premier o se delegherà a qualcun altro quella di primo cittadino. Un'onda verde che ha travolto figure storiche dell'establishment politico come Jean-Claude Gaudin, sindaco di Marsiglia per 25 anni, e come Gerard Colomb, che a Lione appoggiava la candidatura dell'ex ginnasta Yann Cucherat. (Euronews Italiano)

E’ la prima volta che l’estrema destra del Rassemblement National va a governare una città di oltre 100.000 abitanti. Soddisfatti di una ripresa a livello locale anche i dirigenti della destra dei Républicains e del Partito socialista, i grandi sconfitti delle presidenziali e delle politiche del 2017. (Il Fatto Quotidiano)

Al primo turno Aliot è arrivato nettamente in testa, con il 35,66% dei consensi, seguito a distanza dal sindaco uscente, Jean-Marc Pujol, dei Repubblicani. Questa volta, però, pur essendo arrivata in testa al primo turno, è tallonata dal candidato ecologista Stéphane Baly, a tal punto da essersi alleata con la destra, gli “odiati” Repubblicani. (La Stampa)

Philippe è il nuovo sindaco di Le Havre. Condividi. L'affluenza a picco per il secondo turno in Francia. Il primo turno si era svolto fra mille polemiche il 15 marzo,per la determinazione del governo - consigliato dal comitato scientifico - a rispettare il calendario elettorale. (Rai News)

e elezioni dei sindaci in Francia hanno visto la conferma della prevista ondata ecologista in diverse grandi città - diventano "verdi", fra le altre, Lione e Marsiglia - e la grande sconfitta del partito presidenziale, La République en Marche. (Ticinonline)

Il partito di Macron, al contrario, dopo aver costruito la sua alternativa al centro, è stato sanzionato a livello locale, dove viene visto come protagonista di una politica di destra. Unico vincitore in seno alla maggioranza, Edouard Philippe, considerato l’alter ego di Macron e probabilmente presto sostituito al vertice del governo. (Corriere del Ticino)