Omicidio di Donato Carbone a Cernusco sul Naviglio: arrestati il killer e il mandante

Milano Fanpage.it INTERNO

I due, entrambi cittadini italiani, sono stati bloccati dai carabinieri nelle province di Milano e Brescia: devono rispondere di omicidio aggravato in concorso.

Assieme al killer è stato arrestato anche il mandante dell'omicidio, anch'egli già noto alle forze dell'ordine.

In manette il killer di Donato Carbone, l'uomo di 63 anni, ucciso con undici colpi di pistola nel garage di casa.

in foto: I carabinieri sul luogo dell’omicidio di Donato Carbone. (Milano Fanpage.it)

La notizia riportata su altri giornali

Alle 18.39 di quello stesso giorno, la vettura era transitata sotto la telecamera di via Leonardo da Vinci, in un punto di uscita da Cernusco sul Naviglio. Sabbatino aveva seguito Carbone a bordo di una Opel Corsa, rubata a Brescia a metà settembre (a conferma della pianificazione del delitto), e gli si era accodato nella discesa verso i box. (Corriere della Sera)

2016/679 e della normativa nazionale in materia di protezione dei dati personali (di seguito “Normativa Privacy”). In particolare:. - ha adottato misure di sicurezza adeguate ai rischi;. - conserva i tuoi Dati Personali su server. (Trapanioggi.it)

E’ trapanese uno dei due uomini arrestati a Milano dai Carabinieri per l’uccisione del 63enne ex imprenditore edile Donato Carbone avvenuta lo scorso 16 ottobre nel garage dell’immobile in cui viveva, in via don Lorenzo Milani, a Cernusco sul Naviglio. (Trapanisi.it)

Poi avevano ricominciato a "lavorare", facendo sparire le armi o almeno provandoci. A quel punto, i militari hanno cercato quella macchina nelle varie telecamere di video sorveglianza tra Cernusco e Cologno e hanno guardato tutte le immagini, ore e ore di registrazioni, che potevano aver ripreso il presunto killer. (Alqamah)

Sono stati anche eseguiti sei decreti di perquisizione nei confronti di altrettante persone con lo scopo di trovare materiale utile alla ricostruzione degli eventi ed all'esatta qualificazione dei reati. (La Repubblica)

La Grassa è il mandante ma ha partecipato ai sopralluoghi per l'omicidio, ha accompagnato il killer sul posto e ha ritirato le sue armi subito dopo. I carabinieri hanno anche scoperto il motivo degli undici colpi esplosi contro Carbone, una numero che in un primo momento aveva fatto pensare a un dilettante. (Gazzetta del Sud)