Legacoop-Prometeia, in autunno prezzi in crescita del 3%: no spirale inflazionistica ma rischi da non sottovalutare

ilmessaggero.it ECONOMIA

La pressione che si sta esercitando sui costi delle imprese è legata anche all'andamento dei prezzi alla produzione dei manufatti.

Tra gennaio e dicembre 2021, l'incremento delle tariffe sarebbe attorno al 40%, contribuendo per circa 1 punto percentuale alla crescita dei prezzi al consumo.

Anche le nostre analisi propendono per la transitorietà di questi fenomeni, ma ci sono incognite da non sottovalutare. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Quando diciamo reflazione intendiamo una situazione dove l’aumento dell’inflazione non è una conseguenza ma è una scelta di base in cui i prezzi vengono aumentati proprio per evitare una situazione di pericolosa depressione. (DellEconomia.it)

Il Covid, infatti, ha creato quello che gli economisti di Washington definiscono un «collo di bottiglia» fra produzione e consumo: la forte contrazione della domanda nel 2020 ha portato molte aziende a tagliare gli ordini ai fornitori. (L'Eco di Bergamo)

Secondo la definizione da libro di testo, la stagflazione è una “fase del ciclo economico caratterizzata da stagnazione delle attività produttive e da un persistente aumento dei prezzi”. C’è infatti chi, come la società di gestione del risparmio globale Algebris, pensa che i paragoni con cinquant’anni fa siano esagerati. (QuiFinanza)

Se ci proiettiamo sul lungo periodo, invece, sembra delinearsi una vera e propria battaglia tra due forze contrapposte. Abbiamo visto la scorsa settimana che sul fronte dei prezzi le opinioni di economisti e operatori finanziari sono opposte. (Ekonomia.it)

Recentemente, fra gli analisti finanziari ed i gestori patrimoniali, si sente parlare moltissimo di stagflazione. Oggi lo stesso italiano medio che esce dai confini nazionali si sente povero perfino in città come Bucarest, Mosca o Bangkok. (http://www.lagendanews.com)

La pressione che si sta esercitando sui costi delle imprese è legata anche all`andamento dei prezzi alla produzione dei manufatti. La quota dei settori i cui prezzi aumentano più del 10% (con punte oltre il 50%) sono il 18.2%, ma ben il 44% dei settori registra incrementi tra il 3% e il 10%. (Italia Oggi)