Salone dell'Auto annullato per il coronavirus

L'Eco di Bergamo ECONOMIA

La sanzione avviene 3 giorni prima dell’apertura del GIMS ai rappresentanti dei media.

Salone dell’Auto annullato. per il coronavirus Il Geneva International Motor Show (GIMS) 2020 è stato annullato.

Agli espositori, che hanno investito in modo massiccio, per essere presenti a Ginevra, deriva una perdita molto amara.

La novantesima edizione del Salone dell’Auto, che avrebbe dovuto accogliere da lunedì 2 marzo i rappresentanti dei media e dal 5 al 15 marzo 2020 il pubblico, non avrà luogo. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altre fonti

La decisione, ventilata sin da giovedì, è stata presa per il moltiplicarsi dei casi di Coronavirus anche sul territorio elvetico, attualmente sono sei quelli accertati ma, nei prossimi giorni, si attende un ulteriore aumento. (Corriere della Sera)

La nuova edizione dell'esposizione, che attira tradizionalmente al Palaexpo di Ginevra migliaia di persone, avrebbe dovuto aprire al pubblico dal 5 al 15 marzo. (abruzzo24ore.tv)

Al salone di Ginevra di quest’anno erano attese circa 100 anteprime mondiali tra cui la Fiat 500 elettrica e il Suv di segmento B della Toyota. La 90ª edizione della kermesse si sarebbe dovuta svolgere dal 5 al 15 marzo. (La Gazzetta dello Sport)

Il governo federale ha ordinato oggi a Berna l’annullamento di tutte le manifestazioni con più di 1000 persone. Il divieto entra in vigore immediatamente e vige almeno fino al 15 marzo 2020, riferisce l’agenzia di stampa svizzera Keystone-Ats. (ilnapolista)

Ecco il comunicato che ha ufficializzato la decisione: “Il Consiglio federale si è riunito oggi, 28 febbraio 2020, per una seduta straordinaria. Nonostante le continue rassicurazioni da parte dell’organizzazione dell’evento, l‘edizione 2020 del Salone dell’auto di Ginevra rischia la cancellazione. (ClubAlfa.it)

Gli organizzatori accettano questa decisione: "Ci rammarichiamo per questa situazione, ma la salute di tutti i partecipanti è la nostra priorità e quella dei nostri espositori. Questo è un caso di forza maggiore e una perdita enorme per i produttori che hanno investito massicciamente nella loro presenza a Ginevra (DMove.it)