Norvegia al voto, le sinistre ci sperano

Il Manifesto ESTERI

Il ricco Regno di Norvegia domani sarà chiamato alle urne per eleggere i 169 deputati che compongono lo Storting, il parlamento monocamerale del paese scandinavo.

È l’oro nero, il petrolio, ad aver trasformato, però, il paese in uno dei più prosperi del pianeta.

La ricchezza della Norvegia deriva, principalmente, dal settore energetico sia rispetto al gas naturale che all’idroelettrico.

La Norvegia è infatti il terzo esportatore mondiale di petrolio, dopo Arabia Saudita e Russia, che gli garantisce il 42% delle esportazioni delle produzioni del paese fornendo lavoro a 200mila persone (su 5,3 milioni di abitanti) e rappresenta il 25% del

(Il Manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il peso di petrolio e gas. Nato nel 1996 per investire i proventi ottenuti dallo Stato con il petrolio, è oggi il più grande fondo sovrano al mondo, con un valore di mercato vicino ai 1200 miliardi di euro. (Il Sole 24 ORE)

Nel 2017 si era formato un esecutivo di minoranza tra l’Hoyre e i populisti del Fremskrittspartiet, (FrP, partito del progresso) Non solo il distacco tra la destra e i laburisti potrebbe aumentare di diversi punti a favore dei socialdemocratici ma sarebbero gli storici alleati centristi a perdere consensi. (L'agone)

Elezioni politiche in Norvegia, il ricco, contraddittorio Petrostato ecologico scandinavo. (la Repubblica)